Il moltiplicarsi degli enti confessionali che svolgono, accanto a quelle di culto e religione, anche attività secondarie (ricettivo-alberghiere, assistenziali, scolastiche o culturali) ha comportato un incremento degli interventi giudiziari per la demarcazione, ai fini delle esenzioni tributarie, del confine tra le attività istituzionali, non lucrative, e quelle imprenditoriali. Il carattere ecclesiastico, il fine di religione o di culto di un’associazione o istituzione se, ai sensi art. 20 Cost., non possono essere causa di speciali gravami fiscali, né dar luogo a “vantaggio selettivo” o a speciali agevolazioni legislative tali da alterare il regime di “neutralità dello Stato in materia religiosa”. La condizione discriminante che grava sugli enti di confessioni prive di Intesa, o persino del riconoscimento giuridico, induce, ad una alterazione che, occludendo l’accesso alle agevolazioni pubbliche, nega loro l’eguale libertà di organizzarsi ed operare. I Centri culturali islamici, i Gurdwara Sikh sono in un limbo, in cui si realizza una discriminazione nell'applicazione della disciplina “posta da una legge comune, volta ad agevolare l’esercizio di un diritto di libertà dei cittadini”, realizzandosi la violazione del principio affermato nell’art. 8, co 1 Cost. Quali modelli associativi può scegliere l’ente confessionale perché quella del diritto comune delle esenzioni sia una via percorribile?
Confessioni senza intesa e attività di impresa: profili tributari
laura sabrina martucci
2018-01-01
Abstract
Il moltiplicarsi degli enti confessionali che svolgono, accanto a quelle di culto e religione, anche attività secondarie (ricettivo-alberghiere, assistenziali, scolastiche o culturali) ha comportato un incremento degli interventi giudiziari per la demarcazione, ai fini delle esenzioni tributarie, del confine tra le attività istituzionali, non lucrative, e quelle imprenditoriali. Il carattere ecclesiastico, il fine di religione o di culto di un’associazione o istituzione se, ai sensi art. 20 Cost., non possono essere causa di speciali gravami fiscali, né dar luogo a “vantaggio selettivo” o a speciali agevolazioni legislative tali da alterare il regime di “neutralità dello Stato in materia religiosa”. La condizione discriminante che grava sugli enti di confessioni prive di Intesa, o persino del riconoscimento giuridico, induce, ad una alterazione che, occludendo l’accesso alle agevolazioni pubbliche, nega loro l’eguale libertà di organizzarsi ed operare. I Centri culturali islamici, i Gurdwara Sikh sono in un limbo, in cui si realizza una discriminazione nell'applicazione della disciplina “posta da una legge comune, volta ad agevolare l’esercizio di un diritto di libertà dei cittadini”, realizzandosi la violazione del principio affermato nell’art. 8, co 1 Cost. Quali modelli associativi può scegliere l’ente confessionale perché quella del diritto comune delle esenzioni sia una via percorribile?File | Dimensione | Formato | |
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9788866117445 – Religioni, diritto e regole dell’economia – Estratto Martucci.pdf
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