Con qualche eccezione, anche gli studi postcoloniali si sono dimenticati della Palestina. Questo intervento, dunque, vuole concentrarsi su un angolo dell’archivio “invisibile” palestinese, più precisamente, l’archivio della diaspora palestinese. A un nowhere geografico corrisponde un nowhere discorsivo, un non archivio, che in realtà è uno smisurato archivio incarnato vivente depositato nei corpi dei palestinesi. Se ci sono blocchi, muri e checkpoint sul territorio fisico, ci sono anche una serie di muri e ostacoli discorsivi sulla strada della narrazione dell’occupazione dei territori palestinesi da parte israeliana. Qui si tenterà di superare questi ostacoli per andare a prendere per mano la voce di Rafeef Ziadah, una voce che lancia parole oltre il muro della pagina scritta, della distanza, facendole diventare vive e vere.
Titolo: | L’archivio palestinese rimosso e l’archivio-corpo di Rafeef Ziadah |
Autori: | CAZZATO, Luigi Carmine (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11586/228762 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |
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