In questa sede si ricostruisce la vita privata e pubblica di Leopoldo de Gregorio, divenuto nel 1750 marchese di Squillace. Patrizio di Messina, rivestì cariche nella città prima di passare a Napoli ove, conquistato il favore di Carlo di Borbone, riuscì a far decollare la sua carriera e a ricoprire prestigiosi incarichi. Nel 1759 fu tra i pochi a seguire il re in Spagna e a continuare lì la sua ascesa all’interno delle Segreterie e del Consiglio di Stato. Travolto nel 1766 dal cosiddetto Motín de Esquilache ed esonerato dai suoi incarichi, fece rientro in Italia, ma stentò a ricollocarsi degnamente; nominato ambasciatore spagnolo, concluse la sua carriera a Venezia, sede diplomatica di secondaria importanza.
Squillace, Leopoldo de Gregorio, marchese di Vallesantoro e di
Papagna Elena
2018-01-01
Abstract
In questa sede si ricostruisce la vita privata e pubblica di Leopoldo de Gregorio, divenuto nel 1750 marchese di Squillace. Patrizio di Messina, rivestì cariche nella città prima di passare a Napoli ove, conquistato il favore di Carlo di Borbone, riuscì a far decollare la sua carriera e a ricoprire prestigiosi incarichi. Nel 1759 fu tra i pochi a seguire il re in Spagna e a continuare lì la sua ascesa all’interno delle Segreterie e del Consiglio di Stato. Travolto nel 1766 dal cosiddetto Motín de Esquilache ed esonerato dai suoi incarichi, fece rientro in Italia, ma stentò a ricollocarsi degnamente; nominato ambasciatore spagnolo, concluse la sua carriera a Venezia, sede diplomatica di secondaria importanza.File | Dimensione | Formato | |
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