L’interesse della geografia verso nuove forme di fruizione degli spazi, si è via via accresciuto verso l’esperienza del viaggio religioso intesa come quella particolare esperienza che nel movimento reca insieme una forte componente umana, culturale e ambientale. Ma in quanto scienza del territorio studia anche il turismo religioso come fenomeno propulsore e di ritorno della circolazione economica, come leva di ricomposizione territoriale e di sviluppo locale. Il rilevante sviluppo delle destinazioni turistiche religiose negli ultimi anni, ha permesso ai pellegrinaggi di riacquistare la notorietà del passato e agli itinerari religiosi di recuperare il ruolo di unione tra i popoli e le nazioni ed alla musica sacra una rappresentazione dei luoghi religiosi. Tuttavia, le motivazioni sono cambiate ed il contatto con le persone, la visita dei luoghi dello spirito e della memoria, l’immersione nel paesaggio anche sonoro della musica nei luoghi per i quali essa è stata composta, conducono ad una nuova esperienza del turista-viaggiatore, non più interessato solo alla meta ma all’esperienza sensoriale complessiva dello spostamento dai luoghi di dimora abituale alla destinazione finale, non solo per il loro valore spirituale quanto culturale, sociale ed emotivo. In questa prospettiva il viaggio religioso diviene paradigma di un nuovo modo di intendere l’esperienza di viaggio tra contemplazione e percezione del contesto culturale e ambientale, diventando una metafora del senso stesso dell’umano e della qualità del mondo interiore e manifesto. Partendo dal significato etimologico del termine pellegrinaggio, viaggio in terra straniera e dalla definizione di “pratica devozionale che consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a un santuario o a un luogo comunque sacro e quivi compiere speciali atti di religione”, il contributo intende analizzare le ricadute territoriali dello spostamento turistico a fini religiosi. La metodologia, dopo una disamina della letteratura geografica italiana e straniera, si riferisce ai principi di analisi del ritmo di Lefebvre (2004), per analizzare alcuni casi di studio regionali al fine di identificare i fattori funzionali delle osservazioni. Che tipo di esperienze sono alla ricerca i visitatori pellegrini e quali sono gli elementi chiave? Quali fattori, con una particolare attenzione alla musica e alla percezione sonora dei luoghi sacri, influenzano i flussi turistici di un luogo religioso? Queste sono alcune domande discusse. In realtà, gli studi di turismo hanno la tendenza a ignorare l’importanza della percezione sensoriale dei “modi” sonori di conoscenza (Waitt, Duffy, 2010) quale potrebbe essere la musica sacra per il turismo religioso.

Il viaggio religioso dalla componente sonora, culturale e ambientale alla circolazione economica

Ivona Antonietta;
2019-01-01

Abstract

L’interesse della geografia verso nuove forme di fruizione degli spazi, si è via via accresciuto verso l’esperienza del viaggio religioso intesa come quella particolare esperienza che nel movimento reca insieme una forte componente umana, culturale e ambientale. Ma in quanto scienza del territorio studia anche il turismo religioso come fenomeno propulsore e di ritorno della circolazione economica, come leva di ricomposizione territoriale e di sviluppo locale. Il rilevante sviluppo delle destinazioni turistiche religiose negli ultimi anni, ha permesso ai pellegrinaggi di riacquistare la notorietà del passato e agli itinerari religiosi di recuperare il ruolo di unione tra i popoli e le nazioni ed alla musica sacra una rappresentazione dei luoghi religiosi. Tuttavia, le motivazioni sono cambiate ed il contatto con le persone, la visita dei luoghi dello spirito e della memoria, l’immersione nel paesaggio anche sonoro della musica nei luoghi per i quali essa è stata composta, conducono ad una nuova esperienza del turista-viaggiatore, non più interessato solo alla meta ma all’esperienza sensoriale complessiva dello spostamento dai luoghi di dimora abituale alla destinazione finale, non solo per il loro valore spirituale quanto culturale, sociale ed emotivo. In questa prospettiva il viaggio religioso diviene paradigma di un nuovo modo di intendere l’esperienza di viaggio tra contemplazione e percezione del contesto culturale e ambientale, diventando una metafora del senso stesso dell’umano e della qualità del mondo interiore e manifesto. Partendo dal significato etimologico del termine pellegrinaggio, viaggio in terra straniera e dalla definizione di “pratica devozionale che consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a un santuario o a un luogo comunque sacro e quivi compiere speciali atti di religione”, il contributo intende analizzare le ricadute territoriali dello spostamento turistico a fini religiosi. La metodologia, dopo una disamina della letteratura geografica italiana e straniera, si riferisce ai principi di analisi del ritmo di Lefebvre (2004), per analizzare alcuni casi di studio regionali al fine di identificare i fattori funzionali delle osservazioni. Che tipo di esperienze sono alla ricerca i visitatori pellegrini e quali sono gli elementi chiave? Quali fattori, con una particolare attenzione alla musica e alla percezione sonora dei luoghi sacri, influenzano i flussi turistici di un luogo religioso? Queste sono alcune domande discusse. In realtà, gli studi di turismo hanno la tendenza a ignorare l’importanza della percezione sensoriale dei “modi” sonori di conoscenza (Waitt, Duffy, 2010) quale potrebbe essere la musica sacra per il turismo religioso.
2019
978-88-942641-2-8
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