La convinzione secondo cui il processo penale resta sulla sponda della “ difesa sociale”, quale forma di contrasto alle nuove forme di criminalità transnazionale, allontana la visione del processo inteso come « accertamento» del fatto e della responsabilità. Il convincimento è sostenuto dall’ atteggiamento del legislatore; il quale, ogni volta in cui emergono nuove forme criminali, ricorre a innalzamenti sanzionatori ed a più incisive procedure, il più delle volte accantonando l’aspetto delle garanzie e delle regole processuali, presidi indispensabili, soprattutto quando gli uni e gli altri hanno accoglienza in diversi sistemi giuridici . Per queste ragioni la recente legislazione europea è definita “timida ” quanto alla tutela dei principi convenzionali, soprattutto quando essa appare strumentale all’attuazione di nuovi misure investigative. Una precisa scelta metodologica, in senso inverso, sarebbe quella di raccogliere le nuove sfide della modernità, armonizzando i sistemi processuali a livello Europeo . Viceversa, si continua a invocare la cooperazione giudiziaria in maniera astratta e controproducente, puntando sul “mutuo” riconoscimento ,inteso quale baluardo di una “fiducia” data per scontata, laddove andrebbe controllato il livello di garanzia interno ad ogni singolo Stato

Prova scientifica europea e diritti procedurali

Garofoli, Francesca jole
2018-01-01

Abstract

La convinzione secondo cui il processo penale resta sulla sponda della “ difesa sociale”, quale forma di contrasto alle nuove forme di criminalità transnazionale, allontana la visione del processo inteso come « accertamento» del fatto e della responsabilità. Il convincimento è sostenuto dall’ atteggiamento del legislatore; il quale, ogni volta in cui emergono nuove forme criminali, ricorre a innalzamenti sanzionatori ed a più incisive procedure, il più delle volte accantonando l’aspetto delle garanzie e delle regole processuali, presidi indispensabili, soprattutto quando gli uni e gli altri hanno accoglienza in diversi sistemi giuridici . Per queste ragioni la recente legislazione europea è definita “timida ” quanto alla tutela dei principi convenzionali, soprattutto quando essa appare strumentale all’attuazione di nuovi misure investigative. Una precisa scelta metodologica, in senso inverso, sarebbe quella di raccogliere le nuove sfide della modernità, armonizzando i sistemi processuali a livello Europeo . Viceversa, si continua a invocare la cooperazione giudiziaria in maniera astratta e controproducente, puntando sul “mutuo” riconoscimento ,inteso quale baluardo di una “fiducia” data per scontata, laddove andrebbe controllato il livello di garanzia interno ad ogni singolo Stato
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