I ritmi circadiani sono variazioni cicliche endogene regolate da un pacemaker sito nel nucleo soprachiasmatico (SCN) dell’ipotalamo, che consentono fluttuazioni quotidiane delle attività biochimiche, fisiologiche e comportamentali. Grazie a studi condotti sui roditori, tuttavia, si è visto che il meccanismo molecolare che controlla l’attività circadiana è espresso non solo nel SNC, ma anche in quasi tutti i tessuti periferici. Diversi ormoni presentano oscillazioni su base circadiana, e mostrano un rilascio regolato da stimoli ambientali quali l’alimentazione e i cicli luce-buio. In un recente studio si è visto come abitudini dietetiche diverse determinino una variabile espressione genica nei tessuti periferici che è possibile studiare tramite le variazioni dell’espressione genica nelle cellule mononucleate del sangue (PBMC). Scopo del nostro studio è quello di indagare le variazioni di espressione genica nei PBMCs di operatori sanitari classificati in base al tipo di turnazione lavorativa ed esposizione professionale a radiazioni ionizzanti al fine di individuare nuovi markers circolanti associati ad alterazioni metaboliche dovute a condizioni lavorative che determinano variazioni nel ritmo circadiano. Sono stati raccolti i dati anamnestici ed antropometrici di oltre 100 operatori sanitari reclutati con criterio random. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un prelievo ematico per la determinazione degli indici biochimico-sierici e per l’isolamento dei PBMCs. I dati preliminari suggeriscono una possibile associazione tra lavoro a turni e notturno e/o radioesposizione e la presenza di steatosi epatica. Ulteriori dati saranno ricavati dalle successive analisi di espressione genica.
Sindrome metabolica e lavoro
Marilidia Piglionica;Luigi De Maria;Piero Lovreglio;Luigi Vimercati;Carlo Sabbà;Leonardo Soleo;Antonio Moschetta
2018-01-01
Abstract
I ritmi circadiani sono variazioni cicliche endogene regolate da un pacemaker sito nel nucleo soprachiasmatico (SCN) dell’ipotalamo, che consentono fluttuazioni quotidiane delle attività biochimiche, fisiologiche e comportamentali. Grazie a studi condotti sui roditori, tuttavia, si è visto che il meccanismo molecolare che controlla l’attività circadiana è espresso non solo nel SNC, ma anche in quasi tutti i tessuti periferici. Diversi ormoni presentano oscillazioni su base circadiana, e mostrano un rilascio regolato da stimoli ambientali quali l’alimentazione e i cicli luce-buio. In un recente studio si è visto come abitudini dietetiche diverse determinino una variabile espressione genica nei tessuti periferici che è possibile studiare tramite le variazioni dell’espressione genica nelle cellule mononucleate del sangue (PBMC). Scopo del nostro studio è quello di indagare le variazioni di espressione genica nei PBMCs di operatori sanitari classificati in base al tipo di turnazione lavorativa ed esposizione professionale a radiazioni ionizzanti al fine di individuare nuovi markers circolanti associati ad alterazioni metaboliche dovute a condizioni lavorative che determinano variazioni nel ritmo circadiano. Sono stati raccolti i dati anamnestici ed antropometrici di oltre 100 operatori sanitari reclutati con criterio random. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un prelievo ematico per la determinazione degli indici biochimico-sierici e per l’isolamento dei PBMCs. I dati preliminari suggeriscono una possibile associazione tra lavoro a turni e notturno e/o radioesposizione e la presenza di steatosi epatica. Ulteriori dati saranno ricavati dalle successive analisi di espressione genica.File | Dimensione | Formato | |
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