Agli inizi del Novecento, il carbone e le ligniti rappresentavano per l’Italia l’unico combustibile fossile presente nel territorio nazionale, seppur in quantità non sufficiente ad alimentare i consumi per usi privati e industriali. Conclusosi il primo conflitto mondiale e avviata la ripresa degli anni Venti, il regime fascista fu chiamato a soddisfare le esigenze energetiche di un Paese ormai annoverabile fra i più industrializzati. A fronte della crescente domanda di carburanti per l’autotrazione, per la marina e l’aeronautica civile e militare, il governo italiano adottò una politica di reperimento di risorse petrolifere all’estero e di sostituzione delle importazioni. In particolare, cercando di replicare i successi dell’industria petrolchimica tedesca, si puntò sul perfezionamento dei processi di distillazione delle ligniti al fine di ottenere il catrame che, sottoposto a idrogenazione e successiva raffinazione, avrebbe dovuto fornire benzina e altri derivati del petrolio. Purtroppo, gli alti costi di produzione e gli investimenti insufficienti fecero fallire i programmi autarchici di sfruttamento delle ligniti per la produzione di carburanti.

At the beginning of the Twentieth century, coal and lignites were the only fossil fuels available on the Italian national territory, although in insufficient amounts to meet the needs for private and industrial uses. After the end of the first world war, and with the beginning of the recovery of the 1920s, the fascist regime was called upon to meet the energy needs of a country that was eventually included in the number of the most industrialized ones. In response to the growing demand for fuels for automotive, navy, civil and military air force goals, the Italian government adopted a policy based on obtaining oil resources abroad and replacing imports. In particular, trying to replicate the success of the German petrochemical industry, such policy focused on perfecting lignite distillation processes in order to obtain tar which, once subjected to hydrogenation and subsequent refining, would supply petrol and other petroleum derivatives. Unfortunately, high production costs and insufficient investments caused the failure of autarchic lignite exploitation programmes for fuel production.

Benzina dal carbone: la distillazione delle ligniti nella politica energetica italiana fra le due guerre

Ezio Ritrovato
2018-01-01

Abstract

Agli inizi del Novecento, il carbone e le ligniti rappresentavano per l’Italia l’unico combustibile fossile presente nel territorio nazionale, seppur in quantità non sufficiente ad alimentare i consumi per usi privati e industriali. Conclusosi il primo conflitto mondiale e avviata la ripresa degli anni Venti, il regime fascista fu chiamato a soddisfare le esigenze energetiche di un Paese ormai annoverabile fra i più industrializzati. A fronte della crescente domanda di carburanti per l’autotrazione, per la marina e l’aeronautica civile e militare, il governo italiano adottò una politica di reperimento di risorse petrolifere all’estero e di sostituzione delle importazioni. In particolare, cercando di replicare i successi dell’industria petrolchimica tedesca, si puntò sul perfezionamento dei processi di distillazione delle ligniti al fine di ottenere il catrame che, sottoposto a idrogenazione e successiva raffinazione, avrebbe dovuto fornire benzina e altri derivati del petrolio. Purtroppo, gli alti costi di produzione e gli investimenti insufficienti fecero fallire i programmi autarchici di sfruttamento delle ligniti per la produzione di carburanti.
2018
At the beginning of the Twentieth century, coal and lignites were the only fossil fuels available on the Italian national territory, although in insufficient amounts to meet the needs for private and industrial uses. After the end of the first world war, and with the beginning of the recovery of the 1920s, the fascist regime was called upon to meet the energy needs of a country that was eventually included in the number of the most industrialized ones. In response to the growing demand for fuels for automotive, navy, civil and military air force goals, the Italian government adopted a policy based on obtaining oil resources abroad and replacing imports. In particular, trying to replicate the success of the German petrochemical industry, such policy focused on perfecting lignite distillation processes in order to obtain tar which, once subjected to hydrogenation and subsequent refining, would supply petrol and other petroleum derivatives. Unfortunately, high production costs and insufficient investments caused the failure of autarchic lignite exploitation programmes for fuel production.
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