La particella esclamativa οὐᾶ, sebbene attestata solo nove volte tra il I e il III secolo d.C. (e mai prima di allora), si presenta ben dodici volte nella "Vita Aesopi", il cui archetipo è datato tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Quasi tutte le occorrenze di οὐᾶ sono nella recensio G, di solito datata tra il I e il II secolo d.C.; l'altra recensio, W (probabilmente risalente al IV secolo d.C.), d'altra parte, mira deliberatamente ad eliminare il termine οὐᾶ. Analizzando in dettaglio l'uso di questa particella esclamativa in G e osservando i parallelismi (specialmente in Epitteto), è possibile datare G al II secolo d.C. (probabilmente alla sua prima metà) e confermare così l’opinione che essa sia estremamente vicina – sia cronologicamente che testualmente – all'archetipo perduto.

The exclamatory particle οὐᾶ, although attested only nine times between the first and the third century AD (and never before), also occurs twelve times in the „Vita Aesopi“, the archetype of which is dated between the first century BC and the first century AD. Almost all the occurrences of οὐᾶ are in recensio G, usually dated between the first and the second century AD; the other recensio, W (probably going back to the fourth century AD), on the other hand deliberately aims to eliminate the word οὐᾶ. Analysing in detail the use of this exclamatory particle in G and looking at the parallels (especially in Epictetus), we date G to the second century AD (probably its first half) and argue in support of the traditional view that it is extremely close – both chronologically and textually – to the lost archetype.

La semantica di οὐᾶ nella „Vita Aesopi“: nuovi elementi per la datazione

Mario Andreassi
2018-01-01

Abstract

La particella esclamativa οὐᾶ, sebbene attestata solo nove volte tra il I e il III secolo d.C. (e mai prima di allora), si presenta ben dodici volte nella "Vita Aesopi", il cui archetipo è datato tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Quasi tutte le occorrenze di οὐᾶ sono nella recensio G, di solito datata tra il I e il II secolo d.C.; l'altra recensio, W (probabilmente risalente al IV secolo d.C.), d'altra parte, mira deliberatamente ad eliminare il termine οὐᾶ. Analizzando in dettaglio l'uso di questa particella esclamativa in G e osservando i parallelismi (specialmente in Epitteto), è possibile datare G al II secolo d.C. (probabilmente alla sua prima metà) e confermare così l’opinione che essa sia estremamente vicina – sia cronologicamente che testualmente – all'archetipo perduto.
2018
The exclamatory particle οὐᾶ, although attested only nine times between the first and the third century AD (and never before), also occurs twelve times in the „Vita Aesopi“, the archetype of which is dated between the first century BC and the first century AD. Almost all the occurrences of οὐᾶ are in recensio G, usually dated between the first and the second century AD; the other recensio, W (probably going back to the fourth century AD), on the other hand deliberately aims to eliminate the word οὐᾶ. Analysing in detail the use of this exclamatory particle in G and looking at the parallels (especially in Epictetus), we date G to the second century AD (probably its first half) and argue in support of the traditional view that it is extremely close – both chronologically and textually – to the lost archetype.
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