La scoperta in una biblioteca statunitense del manoscritto Il carteggiatore di Nicolò Sagri (1538-1571) assume grande importanza per lo studio della marineria mediterranea. L’opera, che è giunta ai giorni nostri attraverso un iter in buona parte sconosciuto, costituisce uno strumento di inestimabile valore per la comprensione degli elementi che caratterizzavano la gestione delle imprese armatoriali ragusee nella seconda metà del XVI secolo. L’intento del Sagri era quello di formare il cartista o carteggiatore, l’ufficiale di bordo al quale spettava il compito di impostare la rotta della nave attraverso un uso appropriato delle carte marittime. Il manoscritto ci offre tuttavia anche uno straordinario spaccato della vita condotta a bordo dei velieri, contribuendo a fare chiarezza su numerosi aspetti dell’attività dei marinai che operavano su di essi. Dallo studio condotto sul manoscritto trae spunto questo lavoro di ricerca nel quale viene esaminato il contenuto dell’opera e se ne mettono in luce gli aspetti più originali. Partendo dalla ricostruzione della vicenda personale del Sagri, uno tra i più abili ed esperti comandanti della flotta di Ragusa, l’analisi prosegue concentrandosi sugli usi e sulle tradizioni che vigevano nella marineria ragusea e che regolavano la ripartizione, tra marinai ed armatori, dei proventi e degli oneri legati alla navigazione. La lettura del testo di Nicolò Sagri fornisce, oltre a preziosi dati sulla tecnica nautica, numerosi elementi che gettano una luce nuova sui rapporti che esistevano tra equipaggio ed armatori, e sul ruolo fondamentale svolto del comandante e dallo scrivano nell’amministrazione delle risorse economiche a bordo delle navi.
Il carteggiatore di Nicolò Sagri
DELL'OSA DARIO
2010-01-01
Abstract
La scoperta in una biblioteca statunitense del manoscritto Il carteggiatore di Nicolò Sagri (1538-1571) assume grande importanza per lo studio della marineria mediterranea. L’opera, che è giunta ai giorni nostri attraverso un iter in buona parte sconosciuto, costituisce uno strumento di inestimabile valore per la comprensione degli elementi che caratterizzavano la gestione delle imprese armatoriali ragusee nella seconda metà del XVI secolo. L’intento del Sagri era quello di formare il cartista o carteggiatore, l’ufficiale di bordo al quale spettava il compito di impostare la rotta della nave attraverso un uso appropriato delle carte marittime. Il manoscritto ci offre tuttavia anche uno straordinario spaccato della vita condotta a bordo dei velieri, contribuendo a fare chiarezza su numerosi aspetti dell’attività dei marinai che operavano su di essi. Dallo studio condotto sul manoscritto trae spunto questo lavoro di ricerca nel quale viene esaminato il contenuto dell’opera e se ne mettono in luce gli aspetti più originali. Partendo dalla ricostruzione della vicenda personale del Sagri, uno tra i più abili ed esperti comandanti della flotta di Ragusa, l’analisi prosegue concentrandosi sugli usi e sulle tradizioni che vigevano nella marineria ragusea e che regolavano la ripartizione, tra marinai ed armatori, dei proventi e degli oneri legati alla navigazione. La lettura del testo di Nicolò Sagri fornisce, oltre a preziosi dati sulla tecnica nautica, numerosi elementi che gettano una luce nuova sui rapporti che esistevano tra equipaggio ed armatori, e sul ruolo fondamentale svolto del comandante e dallo scrivano nell’amministrazione delle risorse economiche a bordo delle navi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.