Lo studio s’incentra sulla scelta compiuta dalle autorità di governo dell’u.e. di superare la grave crisi economico-finanziaria del 2008 rigenerando i rapporti con gli stati membri mediante la messa a punto di nuove tipologie di procedimenti amministrativi, soprattutto quelli composti, all’evidente scopo di accrescere le capacità di resistenza rispetto alle spinte rovinose per l’economia europea della crisi globale, chiamando tutti i ventotto apparati statali a coamministare nei sin- goli settori investiti dalla crisi. Ai modelli tradizionali di amministrazione diretta e indiretta si sovrappone or- mai un’amministrazione definita coamministrazione, che mira ad individuare le ragioni e le tecniche del collegamento tra il livello amministrativo europeo e quello degli stati membri. A questa operazione si affidano le speranze di raffor- zare la struttura europea finalmente dotata di presidi amministrativi adeguati in modo da evitare, soprattutto nell’attuale fase di transizione, l’effetto travolgente di nuove crisi economico-finanziarie provenienti dall’estero. I settori investiti dalla riforma riguardano, ad esempio, la vigilanza bancaria, i fondi strutturali, la concorrenza, l’emission trading system e la normativa alimentare. I modelli di composizione degli interessi, valorizzati dall’affermazione dei pro- cedimenti composti, sembrano pertanto individuare un nuovo sistema comune, dove la formula dell’amministrazione condivisa implica il perfezionamento di strumenti tipici del diritto amministrativo e la cooperazione più intensa delle singole realtà statali con il governo europeo, al fine di tessere nuove reti di pro- tezione dell’interesse pubblico finanziario ed economico all’interno dell’unione.
Profili procedimentali nella nuova amministrazione condivisa in Europa
Giovanna Mastrodonato
2018-01-01
Abstract
Lo studio s’incentra sulla scelta compiuta dalle autorità di governo dell’u.e. di superare la grave crisi economico-finanziaria del 2008 rigenerando i rapporti con gli stati membri mediante la messa a punto di nuove tipologie di procedimenti amministrativi, soprattutto quelli composti, all’evidente scopo di accrescere le capacità di resistenza rispetto alle spinte rovinose per l’economia europea della crisi globale, chiamando tutti i ventotto apparati statali a coamministare nei sin- goli settori investiti dalla crisi. Ai modelli tradizionali di amministrazione diretta e indiretta si sovrappone or- mai un’amministrazione definita coamministrazione, che mira ad individuare le ragioni e le tecniche del collegamento tra il livello amministrativo europeo e quello degli stati membri. A questa operazione si affidano le speranze di raffor- zare la struttura europea finalmente dotata di presidi amministrativi adeguati in modo da evitare, soprattutto nell’attuale fase di transizione, l’effetto travolgente di nuove crisi economico-finanziarie provenienti dall’estero. I settori investiti dalla riforma riguardano, ad esempio, la vigilanza bancaria, i fondi strutturali, la concorrenza, l’emission trading system e la normativa alimentare. I modelli di composizione degli interessi, valorizzati dall’affermazione dei pro- cedimenti composti, sembrano pertanto individuare un nuovo sistema comune, dove la formula dell’amministrazione condivisa implica il perfezionamento di strumenti tipici del diritto amministrativo e la cooperazione più intensa delle singole realtà statali con il governo europeo, al fine di tessere nuove reti di pro- tezione dell’interesse pubblico finanziario ed economico all’interno dell’unione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Mastrodonato_ASN.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione
1.55 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.55 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.