Il presupposto da cui questa breve riflessione muove è che, nell’epoca contemporanea, cultura e religione rappresentano ancora aree dell’umano che intersecano la loro reciproca credibilità, nella misura in cui contribuiscono a costruire modelli di consapevolezza, di libertà e di verità. Tutto il dibattito del ‘900 intorno al tema della/delle differenze, che è diventato discorso dei diritti delle persone, delle persone più diverse e delle minoranze, ha visto il '900 divenire il secolo della crisi del soggetto, del soggetto unico, maschio, europeo, cioè di un modello culturale dominante, di un ethos monolitico. Il ‘900 è stato anche il secolo in cui gli studi umanistici di psicologia, antropologia, etnologia, ecc. hanno cominciato a convergere nella istanza di mettere in discussione i ‘pilastri’ che avevano sorretto e caratterizzato il pensiero. Il soggetto razionale in psicologia si è trovato improvvisamente diviso al suo interno e costretto a convivere con la s-ragione. Il saggio intende riproporre il tema delle differenze culturali e di come, queste, siano oggi, oggetto di una più complessiva riflessione sulla "mediazione", ragionando sui presupposti (tutti culturali) sui quali questa si debba basare.
Religione e cultura: per una ermeneutica delle differenze
Paolo Contini
2018-01-01
Abstract
Il presupposto da cui questa breve riflessione muove è che, nell’epoca contemporanea, cultura e religione rappresentano ancora aree dell’umano che intersecano la loro reciproca credibilità, nella misura in cui contribuiscono a costruire modelli di consapevolezza, di libertà e di verità. Tutto il dibattito del ‘900 intorno al tema della/delle differenze, che è diventato discorso dei diritti delle persone, delle persone più diverse e delle minoranze, ha visto il '900 divenire il secolo della crisi del soggetto, del soggetto unico, maschio, europeo, cioè di un modello culturale dominante, di un ethos monolitico. Il ‘900 è stato anche il secolo in cui gli studi umanistici di psicologia, antropologia, etnologia, ecc. hanno cominciato a convergere nella istanza di mettere in discussione i ‘pilastri’ che avevano sorretto e caratterizzato il pensiero. Il soggetto razionale in psicologia si è trovato improvvisamente diviso al suo interno e costretto a convivere con la s-ragione. Il saggio intende riproporre il tema delle differenze culturali e di come, queste, siano oggi, oggetto di una più complessiva riflessione sulla "mediazione", ragionando sui presupposti (tutti culturali) sui quali questa si debba basare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.