La realtà della nostra scuola è chiamata a confrontarsi con la presenza sempre più numerosa di alunni stranieri, provenienti da nazionalità diverse, con una storia e un vissuto il più delle volte complesso e particolare. Oggi si parla sempre con maggior respiro di multiculturalità, ma in che modo il compito, o meglio la “vocazione” educativa può vestirsi di una forma nuova e accogliente per far fronte a questa realtà, conservando tutta la ricchezza che la diversità porta con sé come bagaglio di esperienza e confronto? Partendo dal concetto di “luogo” come dimensione personale e comunitaria, l’intento di questo elaborato è quello di focalizzare l’attenzione sull’importanza che il dialogo interculturale riveste nella costruzione di “luoghi” di incontro e di equilibrio identitario. Dopo aver analizzato la natura dialogica della relazione, si passerà a presentare la centralità della persona e la vocazione interculturale del docente, per poi affrontare il tema dell’acquisizione delle competenze interculturali, veri e propri principi fondanti per garantire una didattica e una pedagogia all’insegna della multiculturalità e del rispetto reciproco. Si affronteranno i temi dell’accoglienza, della comunicazione autentica e della mediazione per promuovere l’inserimento degli alunni stranieri nella scuola. La scuola italiana parla la lingua della prospettiva interculturale e l’urgenza che si avverte è quella di mettere al primo posto il dialogo e il confronto con le altre culture. L’insegnante come educatore accogliente è chiamato a farsi accompagnatore, garantendo l’inclusione e favorendo l’apprendimento e lo sviluppo delle potenzialità degli alunni, a promuovere l’educazione interculturale e i processi che mirano all’integrazione e all’inserimento autentico degli alunni stranieri, per garantire una socializzazione tra pari in un confronto reale con la diversità, valorizzando le differenze e orientando alla coesione sociale e ai valori comuni. La realtà scolastica con la quale oggi siamo chiamati a confrontarci è costituita da bambini e ragazzi di provenienza migrante e ciò interpella insegnanti, operatori e tutto l’intero mondo dell’educazione a sviluppare e ad adottare specifiche competenze interculturali, partendo dal riconoscimento delle diversità come una reale opportunità di confronto e di scoperta dell’alterità e di conseguenza una ri-scoperta del proprio sé accogliente e dialogico, facendo crollare i muri sterili degli stereotipi e dei preconcetti.

La relazione dialogica: dimora del noi

Paolo Contini
Conceptualization
2018-01-01

Abstract

La realtà della nostra scuola è chiamata a confrontarsi con la presenza sempre più numerosa di alunni stranieri, provenienti da nazionalità diverse, con una storia e un vissuto il più delle volte complesso e particolare. Oggi si parla sempre con maggior respiro di multiculturalità, ma in che modo il compito, o meglio la “vocazione” educativa può vestirsi di una forma nuova e accogliente per far fronte a questa realtà, conservando tutta la ricchezza che la diversità porta con sé come bagaglio di esperienza e confronto? Partendo dal concetto di “luogo” come dimensione personale e comunitaria, l’intento di questo elaborato è quello di focalizzare l’attenzione sull’importanza che il dialogo interculturale riveste nella costruzione di “luoghi” di incontro e di equilibrio identitario. Dopo aver analizzato la natura dialogica della relazione, si passerà a presentare la centralità della persona e la vocazione interculturale del docente, per poi affrontare il tema dell’acquisizione delle competenze interculturali, veri e propri principi fondanti per garantire una didattica e una pedagogia all’insegna della multiculturalità e del rispetto reciproco. Si affronteranno i temi dell’accoglienza, della comunicazione autentica e della mediazione per promuovere l’inserimento degli alunni stranieri nella scuola. La scuola italiana parla la lingua della prospettiva interculturale e l’urgenza che si avverte è quella di mettere al primo posto il dialogo e il confronto con le altre culture. L’insegnante come educatore accogliente è chiamato a farsi accompagnatore, garantendo l’inclusione e favorendo l’apprendimento e lo sviluppo delle potenzialità degli alunni, a promuovere l’educazione interculturale e i processi che mirano all’integrazione e all’inserimento autentico degli alunni stranieri, per garantire una socializzazione tra pari in un confronto reale con la diversità, valorizzando le differenze e orientando alla coesione sociale e ai valori comuni. La realtà scolastica con la quale oggi siamo chiamati a confrontarci è costituita da bambini e ragazzi di provenienza migrante e ciò interpella insegnanti, operatori e tutto l’intero mondo dell’educazione a sviluppare e ad adottare specifiche competenze interculturali, partendo dal riconoscimento delle diversità come una reale opportunità di confronto e di scoperta dell’alterità e di conseguenza una ri-scoperta del proprio sé accogliente e dialogico, facendo crollare i muri sterili degli stereotipi e dei preconcetti.
2018
9788866471974
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/217120
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