Generare (ancora) saperi sul nascere: necessità di formazione e ricerca per il futuro

Questo contributo intende, anche attraverso un excursus tra le parole e le espressioni di cui è disseminato il lessico quotidiano, evidenziare il rapporto che abbiamo con i sensi, con il corpo, in particolare con il corpo della donna, con la sessualità e la nascita. Intendo farlo tenendo conto di una linea propulsiva che anima il percorso: dopo un tempo lungo e un processo millenario, con l’ingresso nell’età moderna, i saperi hanno perduto l’unità. L’intento è ribadire e comunicare con passione la necessità di una visione unificante dei saperi dell’umano, che abbandoni le dicotomie tra logos e mytos e sappia dialogare con tutti i saperi in modo non bellico, mantenendo sempre vivo l’orizzonte della pace.

This contribution aims to highlight the relationship we have with the senses, with the body, in particular with women's bodies, with sexuality and birth. It also aims to do this through an analysis of the words and expressions the daily lexicon is lined with. I intend to do so taking into account a driving force following the path: after a long time and a millennial process, entering the modern age, knowledge has lost its unity. The goal is to reiterate and communicate with passion the need for a unifying vision of human knowledge. A vision that abandons the dichotomies between logos and mythos and capable of a dialogue with all knowledge in a non-warlike way, always keeping the horizon of peace alive.