L’ingresso in una istituzione totale, così definita da Goffman, comporta una serie di degradazioni e mortificazioni del sé, a causa della barriera che separa la prigione dal resto del mondo e il detenuto finisce per perdere lo schema che ricopriva nella vita precedente alla detenzione. Il carcere, quindi, può rappresentare, per il soggetto detenuto, una minaccia per gli scopi di vita dell’individuo, per il suo sistema difensivo, per la sua autostima ed il suo senso di sicurezza; una minaccia che con il tempo diviene una perdita della personalità che sfocia in una perdita d’identità. Essenziale è l’educazione del detenuto o, per meglio dire, la ri-educazione, che può essere definita anche come “raddrizzamento” o “educazione coatta”. L’azione educativa ha efficacia se i detenuti possono guardarsi dentro per riesaminare le loro esperienze e per tirar fuori le loro caratteristiche positive, al fine di vivere in modo diverso rispetto al passato e per dare una svolta alla loro esistenza, attuando un cambiamento volto alla risocializzazione del detenuto, che è uno degli obiettivi primari del trattamento educativo all’interno del carcere.

Ripensare alla rieducazione in carcere

Anna Civita
2017-01-01

Abstract

L’ingresso in una istituzione totale, così definita da Goffman, comporta una serie di degradazioni e mortificazioni del sé, a causa della barriera che separa la prigione dal resto del mondo e il detenuto finisce per perdere lo schema che ricopriva nella vita precedente alla detenzione. Il carcere, quindi, può rappresentare, per il soggetto detenuto, una minaccia per gli scopi di vita dell’individuo, per il suo sistema difensivo, per la sua autostima ed il suo senso di sicurezza; una minaccia che con il tempo diviene una perdita della personalità che sfocia in una perdita d’identità. Essenziale è l’educazione del detenuto o, per meglio dire, la ri-educazione, che può essere definita anche come “raddrizzamento” o “educazione coatta”. L’azione educativa ha efficacia se i detenuti possono guardarsi dentro per riesaminare le loro esperienze e per tirar fuori le loro caratteristiche positive, al fine di vivere in modo diverso rispetto al passato e per dare una svolta alla loro esistenza, attuando un cambiamento volto alla risocializzazione del detenuto, che è uno degli obiettivi primari del trattamento educativo all’interno del carcere.
2017
978-88-9095-699-7
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