Il saggio esamina lo status teoretico della disciplina criminologica della contemporaneità e le sue criticità, partendo dalla constatazione della stasi derivante dalla mancanza di teorie realmente innovative dagli anni ’90 del XX secolo. Il precipuo carattere postmoderno dell’attuale criminologia è appunto individuato nell’auto-riflessività fondante una “tripla ermeneutica” nel solco dell’approccio sociologico di Melucci, dall’altro nella rinuncia all’elaborazione di una teoria generale dell’uomo e della società e a inscrivervi il fenomeno criminale. Altresì secondo l’Autore le difficoltà ermeneutiche di proposizione di una teoria generale hanno portato, in alcuni approcci come il neo-biologismo e in alcune specifiche teorie come quella dell’attività di routine, a sfocare maggiormente la dimensione “umana”.
The essay examines the contemporary theoretical status of the criminological discipline and its critical issues, starting from the observation of the stasis resulting from the lack of truly innovative theories since the nineties of the twentieth century. The primary postmodern character of the current criminology is precisely identified in the self-reflection, base of a "triple hermeneutic" in the wake of the sociological approach of Melucci, on the other hand in quitting the elaboration of a general theory of man and society to inscribe criminal phenomenon inside. Also, according to the Author, the hermeneutic difficulties of proposing a general theory have led to some approaches such as neo-biology and in some specific theories such as routine activity to blur more the "human" dimension.
La Lanterna di Diogene: per un’ermeneutica della Criminologia nel XXI Secolo
Saponaro A.
2017-01-01
Abstract
Il saggio esamina lo status teoretico della disciplina criminologica della contemporaneità e le sue criticità, partendo dalla constatazione della stasi derivante dalla mancanza di teorie realmente innovative dagli anni ’90 del XX secolo. Il precipuo carattere postmoderno dell’attuale criminologia è appunto individuato nell’auto-riflessività fondante una “tripla ermeneutica” nel solco dell’approccio sociologico di Melucci, dall’altro nella rinuncia all’elaborazione di una teoria generale dell’uomo e della società e a inscrivervi il fenomeno criminale. Altresì secondo l’Autore le difficoltà ermeneutiche di proposizione di una teoria generale hanno portato, in alcuni approcci come il neo-biologismo e in alcune specifiche teorie come quella dell’attività di routine, a sfocare maggiormente la dimensione “umana”.File | Dimensione | Formato | |
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