Il saggio affronta il tema del mutamento dello stile eloquente a cui si assistette nella prima metà del Novecento. Il passaggio da un retorismo barocco in auge nell’Ottocento ad un’oratoria lineare fu determinato dal cambiamento dei gusti letterari e dall’accelerazione sociale e professionale che caratterizzarono il nuovo secolo. Tale direzione fu condivisa dalla politica del regime fascista che, nell’ambito dell’ampia riforma rivolta a sottoporre l’esercizio della professione forense a regole severe, impose agli avvocati freni all’abuso della parola. Gli avvocati italiani reagirono a questo tentativo di neutralizzare l’oratoria forense, riuscendo a ridefinire un nuovo stile eloquente, secondo canoni di brevità ed essenzialità propri del Novecento, ben messi in luce dalla corrente futurista.
L'eloquenza "sincopata". Il linguaggio forense in Italia negli anni del fascismo.
stefano vinci
2017-01-01
Abstract
Il saggio affronta il tema del mutamento dello stile eloquente a cui si assistette nella prima metà del Novecento. Il passaggio da un retorismo barocco in auge nell’Ottocento ad un’oratoria lineare fu determinato dal cambiamento dei gusti letterari e dall’accelerazione sociale e professionale che caratterizzarono il nuovo secolo. Tale direzione fu condivisa dalla politica del regime fascista che, nell’ambito dell’ampia riforma rivolta a sottoporre l’esercizio della professione forense a regole severe, impose agli avvocati freni all’abuso della parola. Gli avvocati italiani reagirono a questo tentativo di neutralizzare l’oratoria forense, riuscendo a ridefinire un nuovo stile eloquente, secondo canoni di brevità ed essenzialità propri del Novecento, ben messi in luce dalla corrente futurista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


