Nel corso dell’ultimo decennio il festival “La notte della Taranta” ha rappresentato un valore aggiunto per l’offerta turistica del sistema territoriale salentino, contribuendo in maniera significativa al suo sviluppo socio-economico e al suo inserimento all’interno dei grandi flussi turistici. Ma tale evento è stato anche in grado, fino ad oggi, di favorire la costruzione di un modello di sviluppo realmente sostenibile nel lungo periodo e di concorrere alla ricostruzione del senso di appartenenza delle comunità locali nonché alla rigenerazione del patrimonio identitario? Per rispondere a tale quesito si è deciso di ascoltare il punto di vista degli artisti locali, veri e propri custodi del patrimonio musicale e coreutico salentino.
Dal rito locale della "Taranta" alla "Pizzica globale"
Francesca Rinella
2017-01-01
Abstract
Nel corso dell’ultimo decennio il festival “La notte della Taranta” ha rappresentato un valore aggiunto per l’offerta turistica del sistema territoriale salentino, contribuendo in maniera significativa al suo sviluppo socio-economico e al suo inserimento all’interno dei grandi flussi turistici. Ma tale evento è stato anche in grado, fino ad oggi, di favorire la costruzione di un modello di sviluppo realmente sostenibile nel lungo periodo e di concorrere alla ricostruzione del senso di appartenenza delle comunità locali nonché alla rigenerazione del patrimonio identitario? Per rispondere a tale quesito si è deciso di ascoltare il punto di vista degli artisti locali, veri e propri custodi del patrimonio musicale e coreutico salentino.File | Dimensione | Formato | |
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