Lo studio è volto ad inquadrare la Città metropolitana, introdotta con la cd. “legge Delrio” (n. 56/2014), nell’ambito del panorama istituzionale, assai complesso e tuttora in divenire, definibile in termini metaforici come lunga marcia dell’organizzazione pubblica verso il riconoscimento e la promozione delle autonomie locali, progressivamente ed in parallelo coniugata con la ricerca costante del livello di governo territoriale più idoneo all’espletamento delle funzioni pubbliche. È emerso per tal via il collegamento tra dimensione metropolitana di interessi pubblici e modelli amministrativi di governance che, ancorché inseriti nei difficili processi di razionalizzazione ed efficientamento dell’amministrazione, non possono essere decontestualizzati dall’ordinamento amministrativo delle autonomie locali. Soltanto in tal modo, l’innovatività della mission affidata alla Città metropolitana può esser coniugata con un’autonomia che escluda in radice ogni rischio di autoreferenzialità del governo metropolitano e fondi l’efficienza sul legame sottile, ma saldo, con la, preesistente e persistente, comunità metropolitana.
La Città metropolitana tra autonomia ed efficienza. Uno studio preliminare
Annamaria angiuli
2015-01-01
Abstract
Lo studio è volto ad inquadrare la Città metropolitana, introdotta con la cd. “legge Delrio” (n. 56/2014), nell’ambito del panorama istituzionale, assai complesso e tuttora in divenire, definibile in termini metaforici come lunga marcia dell’organizzazione pubblica verso il riconoscimento e la promozione delle autonomie locali, progressivamente ed in parallelo coniugata con la ricerca costante del livello di governo territoriale più idoneo all’espletamento delle funzioni pubbliche. È emerso per tal via il collegamento tra dimensione metropolitana di interessi pubblici e modelli amministrativi di governance che, ancorché inseriti nei difficili processi di razionalizzazione ed efficientamento dell’amministrazione, non possono essere decontestualizzati dall’ordinamento amministrativo delle autonomie locali. Soltanto in tal modo, l’innovatività della mission affidata alla Città metropolitana può esser coniugata con un’autonomia che escluda in radice ogni rischio di autoreferenzialità del governo metropolitano e fondi l’efficienza sul legame sottile, ma saldo, con la, preesistente e persistente, comunità metropolitana.File | Dimensione | Formato | |
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