Il contributo propone un’indagine nella civiltà secentesca, crocevia di classicismo e modernità, in un’ottica volta a rilevare le possibili stratigrafie e interferenze fra i codici della tradizione, letteraria, teatrale, iconografica e iconologica, e il delinearsi di un impegno intellettuale femminile non più avvertito come eccezione. In tal senso la riflessione sulla prismatica dimensione della donna nella scrittura e nella drammaturgia d’età moderna si snoda attraverso l’analisi di convenzioni, ruoli, scenografie teatrali che restituiscono l’immagine di un dialogo interculturale di respiro europeo. In particolare il tema della 'coronatio' nel teatro d’opera si apre a contaminazioni di segni e di sensi che rimodulano la mappa concettuale delle forme sceniche, in cui la donna diviene tramite, se non artefice, di un movimento di emancipazione della scrittura e dalla scrittura.
The essay aims to investigate the sixteenth-century civilization, crossroads of classicism and modernity, from a point of view that can report the possible stratigraphies and interferences between the codes of tradition – the literary one, the theatrical one, the iconographic one and the iconological one – and also the emergence of a female intellectual engagement no longer perceived as an exception. In this sense, the reflection on the prismatic female dimension of writing and drama in the Modern age unfolds through the analysis of conventions, roles and sets that offer the image of an Europe-wide intercultural dialogue. In particular, the issue of coronatio in Opera knows a contamination of signs and senses that rewrites the conceptual map of the scenic forms, in which woman becomes the intermediary, if not the creator, of an emancipation of writing and from writing.
Dall’oblio alla memoria. Cultura di genere e tradizione nel secolo di Don Giovanni
CASTELLANETA, STELLA MARIA
2017-01-01
Abstract
Il contributo propone un’indagine nella civiltà secentesca, crocevia di classicismo e modernità, in un’ottica volta a rilevare le possibili stratigrafie e interferenze fra i codici della tradizione, letteraria, teatrale, iconografica e iconologica, e il delinearsi di un impegno intellettuale femminile non più avvertito come eccezione. In tal senso la riflessione sulla prismatica dimensione della donna nella scrittura e nella drammaturgia d’età moderna si snoda attraverso l’analisi di convenzioni, ruoli, scenografie teatrali che restituiscono l’immagine di un dialogo interculturale di respiro europeo. In particolare il tema della 'coronatio' nel teatro d’opera si apre a contaminazioni di segni e di sensi che rimodulano la mappa concettuale delle forme sceniche, in cui la donna diviene tramite, se non artefice, di un movimento di emancipazione della scrittura e dalla scrittura.File | Dimensione | Formato | |
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