La complessità dello spazio simbolico della comunicazione — nel mondo occidentale, opulento e tecnologizzato — appare esposto oggi a una amplificazione in cui si affiancano, si sovrappongono e convivono vecchi e nuovi media, media analogici e media digitali, mass media e self media. Tale ricchezza e complessità culturale, tuttavia, presenta due facce pericolosamente contrapposte: la gamma crescente di possibilità di fare esperienza, di sperimentare alfabeti, di agire e di trasformare il mondo, di conoscere e di comunicare, da un Iato, costituisce una indubbia risorsa formativa; dall'altro lato, al contrario, si presenta frammentata e contraddittoria nonché gravata da istanze e modelli rigidamente standardizzati, il che espone al rischio di perdersi in forme omologanti di fruizione passiva e acritica. Le tappe che cotrassegnano la co-evoluzione dei modi e delle pratiche della comunicazione orale e della comunicazione scritta - ampiamente approfondite soprattutto a partire dalla seconda metà del Novecento sia nell'ambito degli studi linguistici sia in quello degli studi sulle tecnologie della comunicazione - hanno evidenziato come le trasformazioni intervenute nelle procedure e negli strumenti usati per "mettere in forma" i messaggi si siano intrecciate co-evolutivamente anche con specifici modi di "mettere in forma" il pensiero. Queste considerazioni rafforzano l'idea pedagogica che sia indispensabile puntare sulla diffusione della scrittura a scuola, a partire dalla forma tradizionale della scrittura tipografica sino alle forme attuali di scrittura digitale.
Scritture meridiane. Per una didattica plurilinguistica.
gallelli
2017-01-01
Abstract
La complessità dello spazio simbolico della comunicazione — nel mondo occidentale, opulento e tecnologizzato — appare esposto oggi a una amplificazione in cui si affiancano, si sovrappongono e convivono vecchi e nuovi media, media analogici e media digitali, mass media e self media. Tale ricchezza e complessità culturale, tuttavia, presenta due facce pericolosamente contrapposte: la gamma crescente di possibilità di fare esperienza, di sperimentare alfabeti, di agire e di trasformare il mondo, di conoscere e di comunicare, da un Iato, costituisce una indubbia risorsa formativa; dall'altro lato, al contrario, si presenta frammentata e contraddittoria nonché gravata da istanze e modelli rigidamente standardizzati, il che espone al rischio di perdersi in forme omologanti di fruizione passiva e acritica. Le tappe che cotrassegnano la co-evoluzione dei modi e delle pratiche della comunicazione orale e della comunicazione scritta - ampiamente approfondite soprattutto a partire dalla seconda metà del Novecento sia nell'ambito degli studi linguistici sia in quello degli studi sulle tecnologie della comunicazione - hanno evidenziato come le trasformazioni intervenute nelle procedure e negli strumenti usati per "mettere in forma" i messaggi si siano intrecciate co-evolutivamente anche con specifici modi di "mettere in forma" il pensiero. Queste considerazioni rafforzano l'idea pedagogica che sia indispensabile puntare sulla diffusione della scrittura a scuola, a partire dalla forma tradizionale della scrittura tipografica sino alle forme attuali di scrittura digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.