Abbiamo deciso di concentrarci sui laboratori maker per due motivi principali: anzitutto rappresentano uno degli aspetti della fabbricazione digitale più visibile, perché sono luoghi fisici, inseriti molto spesso in contesti urbani, e che potenzialmente hanno un potente impatto sulle città. In secondo luogo sono contesti in cui è possibile trovare una commistione tra innovazione tecnologica e valori (culturali, morali, economici e politici) che conferiscono un senso all’innovazione stessa. Ed è questo ultimo aspetto che, in particolare, trova il suo humus nella città, perché nel contesto urbano si concentrano istituzioni, persone ed eventi, e si diffondono saperi e culture, più che altrove
Maker e città. La rivoluzione si fa con la stampante 3d?
Marianna d'Ovidio
;
2017-01-01
Abstract
Abbiamo deciso di concentrarci sui laboratori maker per due motivi principali: anzitutto rappresentano uno degli aspetti della fabbricazione digitale più visibile, perché sono luoghi fisici, inseriti molto spesso in contesti urbani, e che potenzialmente hanno un potente impatto sulle città. In secondo luogo sono contesti in cui è possibile trovare una commistione tra innovazione tecnologica e valori (culturali, morali, economici e politici) che conferiscono un senso all’innovazione stessa. Ed è questo ultimo aspetto che, in particolare, trova il suo humus nella città, perché nel contesto urbano si concentrano istituzioni, persone ed eventi, e si diffondono saperi e culture, più che altroveFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Maker e città.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
2.58 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.58 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.