In questo saggio viene illustrato il paradosso demiurgico del totalitarismo secondo Hannah Arendt, ovvero ripercorrendo con le categorie di "biopotere" e di "tanatopolitica" il percorso di deumanizzazione che trasformava vivi e morti in "nuda materia" nei lager nazisti, In tal senso i campi di sterminio si qualificano come veri e propri laboratori scientifico-antropologici per una sperimentazione estrema dell'annientamento di vite, della creazione di subumani, della distruzione totale di persone. Questi effetti del totalitarismo sono il prodotto di una sistematica epidemia di "assenza di pensiero" che ha permesso l'istituzione di quel che Arendt definisce un vero “inferno sulla terra”.
Biopotere e tanatopolitica: il paradosso demiurgico del totalitarismo secondo Hannah Arendt
recchia luciani
2017-01-01
Abstract
In questo saggio viene illustrato il paradosso demiurgico del totalitarismo secondo Hannah Arendt, ovvero ripercorrendo con le categorie di "biopotere" e di "tanatopolitica" il percorso di deumanizzazione che trasformava vivi e morti in "nuda materia" nei lager nazisti, In tal senso i campi di sterminio si qualificano come veri e propri laboratori scientifico-antropologici per una sperimentazione estrema dell'annientamento di vite, della creazione di subumani, della distruzione totale di persone. Questi effetti del totalitarismo sono il prodotto di una sistematica epidemia di "assenza di pensiero" che ha permesso l'istituzione di quel che Arendt definisce un vero “inferno sulla terra”.File | Dimensione | Formato | |
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