Nell’ambito dell’attività di vigilanza sulle aree marine di interesse storico, artistico e archeologico il Corpo delle capitanerie di porto - Guardia Costiera svolge un ruolo fondamentale per la protezione e il controllo del Patrimonio culturale subacqueo. Una aliquota del personale militare della Guardia Costiera, in servizio presso i Comandi delle Capitanerie della Puglia, ha seguito, tra il 2012 e il 2013, un corso di qualificazione per la protezione dei Beni Culturali sommersi, intitolato Protezione beni culturali sommersi, coordinato dalla Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC - ONLUS), che consentirà al personale qualificato di effettuare una mirata attività di vigilanza lungo le coste di competenza, estese per oltre 840 chilometri, nel mare di giurisdizione che comprende il basso Adriatico, quello Jonico di Puglia e Basilicata fino al confine con la Calabria. Nel mese di luglio 2013 si è svolta, a conclusione del corso, una campagna di ricognizione archeologica subacquea a Cala San Giorgio, località posizionata a sud-est della città di Bari, in collaborazione con il Nucleo Sommozzatori di San Benedetto del Tronto, coordinata dall’équipe dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia. L’area individuata per le esercitazioni pratiche del corso è stata scelta per l’importanza storica del litorale legato agli avvenimenti relativi all’arrivo del corpo di s. Nicola da Mira a Bari.

Il sito archeologico sommerso di Cala San Giorgio

G. Disantarosa;
2016-01-01

Abstract

Nell’ambito dell’attività di vigilanza sulle aree marine di interesse storico, artistico e archeologico il Corpo delle capitanerie di porto - Guardia Costiera svolge un ruolo fondamentale per la protezione e il controllo del Patrimonio culturale subacqueo. Una aliquota del personale militare della Guardia Costiera, in servizio presso i Comandi delle Capitanerie della Puglia, ha seguito, tra il 2012 e il 2013, un corso di qualificazione per la protezione dei Beni Culturali sommersi, intitolato Protezione beni culturali sommersi, coordinato dalla Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC - ONLUS), che consentirà al personale qualificato di effettuare una mirata attività di vigilanza lungo le coste di competenza, estese per oltre 840 chilometri, nel mare di giurisdizione che comprende il basso Adriatico, quello Jonico di Puglia e Basilicata fino al confine con la Calabria. Nel mese di luglio 2013 si è svolta, a conclusione del corso, una campagna di ricognizione archeologica subacquea a Cala San Giorgio, località posizionata a sud-est della città di Bari, in collaborazione con il Nucleo Sommozzatori di San Benedetto del Tronto, coordinata dall’équipe dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia. L’area individuata per le esercitazioni pratiche del corso è stata scelta per l’importanza storica del litorale legato agli avvenimenti relativi all’arrivo del corpo di s. Nicola da Mira a Bari.
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