Gli studi organizzativi assumono la partecipazione come la variabile-chiave del cambiamento, pur con qualche limite di incoerenza fra i principi formulati dalla retorica del knowledge management più avanzato (che usa ormai la parola come una formula “magica” valida per tutti i contesti) e le pratiche effettivamente realizzate (Masino 2005; Ciaffi - Mela 2006; Mazzotta 2007). Sullo sfondo vi è il mutamento di scenario dal fordismo al post-fordismo che caratterizza i mondi imprenditoriali e istituzionali del-la contemporaneità. Il saggio parte dall'assunto che le moderne culture organizzative chiedono ai neo-assunti processi di riconversione cognitiva e valoriale, prima che economica e il superamento delle aspettative (ormai) disattese di piena occupazione tipiche della società fordista, una consapevolezza del fatto che il lavoro è sempre più una risorsa transizionale i cui benefici vanno riconosciuti anche nella sfera della cosiddetta economia informale prodotta nell’ambito della vita familiare, del tempo libero o del volontariato. Nel contributo vengono accostati senso e significati della partecipazione dal punto di vista di una didattica degli adulti che attribuisce priorità ontologica all’azione (Damiano 1993; Demetrio 1999; Demetrio - Fabbri - Gherardi 1994; Argyris - Schön 1998) e agli impliciti che la sottendono (Perla 2010) e viene offerta una declinazione del discorso dal punto di vista delle metodologie di promozione di una competenza distintiva al saper partecipare adattata ai contesti organizzativi e alle peculiarità di questi ultimi.
L'agire partecipativo
PERLA LOREDANA
2017-01-01
Abstract
Gli studi organizzativi assumono la partecipazione come la variabile-chiave del cambiamento, pur con qualche limite di incoerenza fra i principi formulati dalla retorica del knowledge management più avanzato (che usa ormai la parola come una formula “magica” valida per tutti i contesti) e le pratiche effettivamente realizzate (Masino 2005; Ciaffi - Mela 2006; Mazzotta 2007). Sullo sfondo vi è il mutamento di scenario dal fordismo al post-fordismo che caratterizza i mondi imprenditoriali e istituzionali del-la contemporaneità. Il saggio parte dall'assunto che le moderne culture organizzative chiedono ai neo-assunti processi di riconversione cognitiva e valoriale, prima che economica e il superamento delle aspettative (ormai) disattese di piena occupazione tipiche della società fordista, una consapevolezza del fatto che il lavoro è sempre più una risorsa transizionale i cui benefici vanno riconosciuti anche nella sfera della cosiddetta economia informale prodotta nell’ambito della vita familiare, del tempo libero o del volontariato. Nel contributo vengono accostati senso e significati della partecipazione dal punto di vista di una didattica degli adulti che attribuisce priorità ontologica all’azione (Damiano 1993; Demetrio 1999; Demetrio - Fabbri - Gherardi 1994; Argyris - Schön 1998) e agli impliciti che la sottendono (Perla 2010) e viene offerta una declinazione del discorso dal punto di vista delle metodologie di promozione di una competenza distintiva al saper partecipare adattata ai contesti organizzativi e alle peculiarità di questi ultimi.File | Dimensione | Formato | |
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