Il contributo si propone di offrire un primo inquadramento dell’innovativo fenomeno della consulenza finanziaria automatizzata, nota con il neologismo di robo advisor. Con detto termine si allude ad un genus eterogeneo che include varie species consulenziali, accomunate dal fatto di raccomandare portafogli di investimento utilizzando piattaforme preimpostate sulla base di algoritmi. Considerata nelle sue molteplici declinazioni ed evoluzioni (dal robo advisor puro a quello ibrido sino al robo for advisor), la fattispecie in questione si caratterizza per assurgere a nuova frontiera della consulenza, tanto da richiamare diffusamente l’attenzione della IOSCO e delle Autorità europee, impegnate a stilare elenchi di benefici e potenziali rischi sottesi, in particolare, all’utilizzo di algoritmi. E’ proprio su questi ultimi che nel tempo si concentra il focus di maggior rilievo con la pubblicazione, da parte dell’ESMA, di un documento di consultazione recante linee guida sulla suitability nell’uso dei robo advice. Un intervento settoriale che nel tentativo di ricondurre il fenomeno nell’alveo della Mifid 2, sulla scorta del principio di neutralità tecnologica, si propone di favorire, a tutela del consumatore, maggiore trasparenza sull’uso degli algoritmi e sul relativo funzionamento. Il tema, considerato anche alla luce degli ulteriori sviluppi operativi e delle evoluzioni normative in campo, sembra prospettare una duplice tendenza verso la creazione di uno Statuto dei robo advice da un lato e verso la nuova stagione giuridica – tutta da indagare – degli algoritmi e della responsabilità da algoritmi dall’altro lato. Sommario: 5.1. Inquadramento della fattispecie – 5.2. Robo advisor: la nuova frontiera della consulenza? – 5.3. Il percorso conoscitivo dei robo advisor – 5.3.1. I primi interventi isolati. – 5.3.2. I sondaggi della IOSCO – 5.3.3. L’intervento delle Autorità europee – 5.3.4. Automated advice tools: benefici e rischi selezionati – 5.4. Verso uno Statuto dei robo advice: le prime risposte delle singole Autorità – 5.4.1. La valutazione di adeguatezza nel contesto dei robo advice - 5.5. Le problematiche derivanti dal rapporto tra Big Data e robo advisor – 5.6. La consulenza automatizzata tra sviluppi operativi ed evoluzioni normative.
La consulenza finanziaria automatizzata
PARACAMPO, Maria-Teresa
2017-01-01
Abstract
Il contributo si propone di offrire un primo inquadramento dell’innovativo fenomeno della consulenza finanziaria automatizzata, nota con il neologismo di robo advisor. Con detto termine si allude ad un genus eterogeneo che include varie species consulenziali, accomunate dal fatto di raccomandare portafogli di investimento utilizzando piattaforme preimpostate sulla base di algoritmi. Considerata nelle sue molteplici declinazioni ed evoluzioni (dal robo advisor puro a quello ibrido sino al robo for advisor), la fattispecie in questione si caratterizza per assurgere a nuova frontiera della consulenza, tanto da richiamare diffusamente l’attenzione della IOSCO e delle Autorità europee, impegnate a stilare elenchi di benefici e potenziali rischi sottesi, in particolare, all’utilizzo di algoritmi. E’ proprio su questi ultimi che nel tempo si concentra il focus di maggior rilievo con la pubblicazione, da parte dell’ESMA, di un documento di consultazione recante linee guida sulla suitability nell’uso dei robo advice. Un intervento settoriale che nel tentativo di ricondurre il fenomeno nell’alveo della Mifid 2, sulla scorta del principio di neutralità tecnologica, si propone di favorire, a tutela del consumatore, maggiore trasparenza sull’uso degli algoritmi e sul relativo funzionamento. Il tema, considerato anche alla luce degli ulteriori sviluppi operativi e delle evoluzioni normative in campo, sembra prospettare una duplice tendenza verso la creazione di uno Statuto dei robo advice da un lato e verso la nuova stagione giuridica – tutta da indagare – degli algoritmi e della responsabilità da algoritmi dall’altro lato. Sommario: 5.1. Inquadramento della fattispecie – 5.2. Robo advisor: la nuova frontiera della consulenza? – 5.3. Il percorso conoscitivo dei robo advisor – 5.3.1. I primi interventi isolati. – 5.3.2. I sondaggi della IOSCO – 5.3.3. L’intervento delle Autorità europee – 5.3.4. Automated advice tools: benefici e rischi selezionati – 5.4. Verso uno Statuto dei robo advice: le prime risposte delle singole Autorità – 5.4.1. La valutazione di adeguatezza nel contesto dei robo advice - 5.5. Le problematiche derivanti dal rapporto tra Big Data e robo advisor – 5.6. La consulenza automatizzata tra sviluppi operativi ed evoluzioni normative.File | Dimensione | Formato | |
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