Neuroscienze e diritto civile: nuove prospettive

This essay is about some prospects opened up by neurosciences for the current civil law. Just think about the discovery of the mirror-neurons and the possi-ble use of it in the negotiation (it imposes the protection of self-determination and consensus of the contracting party); or about the consequences deriving from neuro-scientific knowledge for the notion of legal capacity (or actual abilities) of natural persons. This provides a good guess of how valuable the neuro-scientific knowledge could be for the more effective and efficient protection of the human dignity.

La riflessione indaga su alcune prospettive aperte dalle neuroscienze per il diritto civile attuale, il quale, da un lato, non può continuare ad essere identificato con il diritto dei rapporti patrimoniali, bensì con il diritto del civis a tutti i rapporti sociali, patrimoniali e personali; dall'altro, in quanto parte dell'unitario ordinamento, deve anch'esso tendere a realizzare l'assiologia del sistema del sistema italo-europeo, in primis il valore normativo della dignità umana. Con specifico riferimento alle neuroscienze, il diritto civile ha dunque il compito di tutelare la persona umana da nuove possibili aggressioni da esse conseguenti, con metodologia storica e relativa. Ne consegue la necessità della revisione delle categorie giuridiche civilistiche tradizionali, dogmatiche ed astratte, e la riconsiderazione di alcuni istituti civilistici. Si pensi, ad es., alle conseguenze derivanti dalla scoperta dei cc.dd. neuroni-specchio: il possibile uso della conoscenza del loro funzionamento nella contrattazione (per suscitare comportamenti imitativi e, quindi, per indurre all'acquisto) determina nuove minacce per la libertà e l’autodeterminazione del contraente e impone la protezione del consenso. Poiché l'uso delle tecniche di neuromarketing avviene all'interno dell'attività d'impresa, non si può fare ricorso alla tutela ed ai rimedi (vizi del consenso e invalidità contrattuale) previsti dal codice civile, improntati ad una dimensione individuale della contrattazione. Tale uso costituisce una pratica commerciale sleale, ossia la violazione di una regola di comportamento. Occorre superare l'impostazione tradizionale e il principio di non interferenza tra le regole di comportamento e le regole di validità e ricollegare alla condotta scorretta dell'imprenditore la nullità di protezione del contratto stipulato a seguito di essa. Si pensi altresì alla necessità, determinata dalle conoscenze neuroscientifiche, della rivisitazione delle categorie dogmatiche della capacità, con la conseguente valorizzazione di una nozione di capacità funzionale e relativa, o all'uso delle indagini e delle tecniche neuroscientifiche ai fini dell'accertamento delle concrete facoltà cognitive ed intellettive del soggetto per l'applicazione dell'istituto di protezione dell'amministrazione di sostegno. Da tutto ciò si intravede quanto preziose potranno rivelarsi le conoscenze neuroscientifiche del funzionamento del sistema nervoso e del comportamento umano ai fini della tutela, sempre più effettiva ed efficace, della persona umana.