Il contributo propone una riflessione sul problematico rapporto tra Minerva e l’arte tessile. In particolare, la ragione per cui la dea nega la sua solidarietà a personaggi femminili come Aracne e Filomela che fanno della tessitura uno strumento a servizio della donna, funzionale al bisogno di uscire dal silenzio e di denunciare lo "stuprum", potrebbe essere ricondotta alla sua connotazione peculiare come dea virile per antonomasia non solo in relazione alle circostanze della sua nascita ma anche alle sue principali occupazioni . Ne deriva che il modello di castità proposto da questa divinità -che trova una sua metonimica manifestazione nella tessitura -, è un modello di castità passiva espressione di uno sguardo maschile sull’universo femminile.
Minerva e la "voce della spola"
BRESCIA, Graziana
2012-01-01
Abstract
Il contributo propone una riflessione sul problematico rapporto tra Minerva e l’arte tessile. In particolare, la ragione per cui la dea nega la sua solidarietà a personaggi femminili come Aracne e Filomela che fanno della tessitura uno strumento a servizio della donna, funzionale al bisogno di uscire dal silenzio e di denunciare lo "stuprum", potrebbe essere ricondotta alla sua connotazione peculiare come dea virile per antonomasia non solo in relazione alle circostanze della sua nascita ma anche alle sue principali occupazioni . Ne deriva che il modello di castità proposto da questa divinità -che trova una sua metonimica manifestazione nella tessitura -, è un modello di castità passiva espressione di uno sguardo maschile sull’universo femminile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.