Questo articolo illustra le premesse teorico-metodologiche di quella che diventerà la tesi di dottorato dell'autrice e concerne le traduzioni italiane del celebre romanzo di Charlotte Brontë, "Jane Eyre". Tali traduzioni, iniziate già a partire dal lontano 1874 e passando curiosamente attraverso un rifacimento tedesco, si sono avvicendate nel corso della storia, proponendo soluzioni quanto mai diverse e potenzialmente complementari l'una delle altre. Nell'analisi precipuamente descrittiva delle traduzioni, particolare enfasi è posta sulla resa traduttiva della dimensione emotiva del testo. Viene infatti qui proposta una metodologia basata sull'utilizzo di un programma informatico, il Linguistic Enquiry and Word Count (LWIC) sviluppato presso la University of Texas at Austin, per identificare, con rigore quantitativo, la maggiore o minore concentrazione di lessico emotivo nei singoli capitoli che costituiscono il romanzo nella sua versione originale. La selezione dei passaggi obiettivamente più emotivi, diventa quindi un punto di arrivo per quanto riguarda la lettura critica dell'originale e, nel contempo, un punto di partenza per il confronto descrittivo tra le diverse soluzioni traduttive.
Il linguaggio delle emozioni. La poetica del traduttore e le traduzioni italiane di Jane Eyre
GAUDIO, PAOLA
2007-01-01
Abstract
Questo articolo illustra le premesse teorico-metodologiche di quella che diventerà la tesi di dottorato dell'autrice e concerne le traduzioni italiane del celebre romanzo di Charlotte Brontë, "Jane Eyre". Tali traduzioni, iniziate già a partire dal lontano 1874 e passando curiosamente attraverso un rifacimento tedesco, si sono avvicendate nel corso della storia, proponendo soluzioni quanto mai diverse e potenzialmente complementari l'una delle altre. Nell'analisi precipuamente descrittiva delle traduzioni, particolare enfasi è posta sulla resa traduttiva della dimensione emotiva del testo. Viene infatti qui proposta una metodologia basata sull'utilizzo di un programma informatico, il Linguistic Enquiry and Word Count (LWIC) sviluppato presso la University of Texas at Austin, per identificare, con rigore quantitativo, la maggiore o minore concentrazione di lessico emotivo nei singoli capitoli che costituiscono il romanzo nella sua versione originale. La selezione dei passaggi obiettivamente più emotivi, diventa quindi un punto di arrivo per quanto riguarda la lettura critica dell'originale e, nel contempo, un punto di partenza per il confronto descrittivo tra le diverse soluzioni traduttive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.