i fruttani sono oligosaccaridi, prevalentemente costituiti da fruttosio, che presentano un particolare interesse dal punto di vista nutrizionale, in particolare per la loro attività prebiotica, per l’effetto positivo sull’assorbimento del calcio e sul mantenimento dell’integrità della mucosa intestinale (RoBeRfRoid et al., 1998; aBRamS et al., 2005; kleeSSen, Blaut, 2005). i fruttani sono sintetizzati solo dal 15% delle angiosperme, tra cui le Asteraceae, Campanulaceae e Boraginaceae tra le dicotiledoni, Poaceae e Liliaceae tra le monocotiledoni. È noto, inoltre, che le condizioni ambientali, in particolare quelle relative allo stato idrico e termico, influenzano notevolmente il metabolismo dei fruttani, in quanto regolano l’attività degli enzimi coinvolti nei processi di sintesi e idrolisi (valluRu, van den ende, 2008). nel nostro studio il contenuto dei fruttani è stato analizzato in alcune piante tipiche del territorio pugliese, scelte tra quelle appartenenti alle famiglie notoriamente dotate del metabolismo dei fruttani. alcune delle piante analizzate presentano livelli significativi di fruttani anche nelle parti eduli: Muscari comosum (25 mg/g peso fresco del bulbo)> Asparagus officinalis (6 mg/g peso fresco del turione) > Borago officinalis (4 mg/g peso fresco delle foglie). Questi dati preliminari, se confrontati a quanto riportato in letteratura (muiR et al., 2007), suggeriscono che le condizioni ambientali del territorio pugliese possono essere favorevoli all’accumulo di fruttani, anche in piante di interesse agro-alimentare; tuttavia è necessario ampliare l’indagine anche ad altre fasi di sviluppo di queste piante e ad altri periodi di raccolta. considerata la complessità degli studi sul metabolismo in piante cresciute in campo, dovuta all’impossibilità di analizzare un dato processo metabolico in condizioni standardizzate, si è pensato di realizzare uno studio sul metabolismo dei fruttani in un sistema sperimentale altamente controllato, quale una coltura in vitro. a tal scopo si è scelto di propagare M. comosum, considerata l’elevata capacità di accumulo di fruttani e il particolare carattere di tipicità di questa pianta nel territorio pugliese. i bulbi di M. comosum, infatti, sono impiegati da lungo tempo per preparare piatti e conserve tipiche. il prelievo degli espianti è stato effettuato da bulbi preventivamente lavati in acqua corrente e privati delle tuniche esterne. la fase di sterilizzazione è stata completata con un lavaggio in ipoclorito di sodio (1%) addizionato di tween 20 (2%) e con un lavaggio in una soluzione biocida (PPm= Plant Presevative mixture- micropoli). gli espianti, costituiti dalle gemme apicali e da sezioni del girello, sono stati impiantati su mezzo di coltura solido, del tipo murashige e Skooge, addizionato di saccarosio (3%), PPm (0.1%) e ormoni (iaa=acido indol acetico; Ba=benzil adenina) in un range di concentrazione compreso tra 0.8 mg/l e 1.2 mg/l per Ba; 0.2 mg/l e 1 mg/l per iaa. le prove effettuate hanno permesso di identificare le concentrazioni ormonali ottimali (Ba: 0.8 mg/l ; iaa: 1 mg/l) utili per la propagazione in vitro di M. comosum. Sulle colture, attualmente in fase di stabilizzazione, è stata fatta una verifica preliminare per valutare se, anche in queste condizioni sperimentali, sia attivo il metabolismo dei fruttani. le analisi effettuate evidenziano un significativo accumulo di tali oligosaccaridi nei tessuti ottenuti nella coltura in vitro (19 mg/g peso fresco), anche se i livelli riscontrati sono leggermente inferiori a quelli dei bulbi commerciali. i germogli ottenuti saranno sottoposti a condizioni di crescita differenti variando l’apporto ormonale, la quantità di saccarosio nel terreno e l’esposizione alla luce, con l’obiettivo di poter ampliare le conoscenze sul ruolo del metabolismo dei fruttani nella crescita e nello sviluppo delle piante ed identificare le condizioni colturali più idonee alla proliferazione e crescita dei bulbi.

Metabolismo dei frutto-oligosaccaridi in piante tipiche del territorio pugliese

MASTROPASQUA, Linda;
2011-01-01

Abstract

i fruttani sono oligosaccaridi, prevalentemente costituiti da fruttosio, che presentano un particolare interesse dal punto di vista nutrizionale, in particolare per la loro attività prebiotica, per l’effetto positivo sull’assorbimento del calcio e sul mantenimento dell’integrità della mucosa intestinale (RoBeRfRoid et al., 1998; aBRamS et al., 2005; kleeSSen, Blaut, 2005). i fruttani sono sintetizzati solo dal 15% delle angiosperme, tra cui le Asteraceae, Campanulaceae e Boraginaceae tra le dicotiledoni, Poaceae e Liliaceae tra le monocotiledoni. È noto, inoltre, che le condizioni ambientali, in particolare quelle relative allo stato idrico e termico, influenzano notevolmente il metabolismo dei fruttani, in quanto regolano l’attività degli enzimi coinvolti nei processi di sintesi e idrolisi (valluRu, van den ende, 2008). nel nostro studio il contenuto dei fruttani è stato analizzato in alcune piante tipiche del territorio pugliese, scelte tra quelle appartenenti alle famiglie notoriamente dotate del metabolismo dei fruttani. alcune delle piante analizzate presentano livelli significativi di fruttani anche nelle parti eduli: Muscari comosum (25 mg/g peso fresco del bulbo)> Asparagus officinalis (6 mg/g peso fresco del turione) > Borago officinalis (4 mg/g peso fresco delle foglie). Questi dati preliminari, se confrontati a quanto riportato in letteratura (muiR et al., 2007), suggeriscono che le condizioni ambientali del territorio pugliese possono essere favorevoli all’accumulo di fruttani, anche in piante di interesse agro-alimentare; tuttavia è necessario ampliare l’indagine anche ad altre fasi di sviluppo di queste piante e ad altri periodi di raccolta. considerata la complessità degli studi sul metabolismo in piante cresciute in campo, dovuta all’impossibilità di analizzare un dato processo metabolico in condizioni standardizzate, si è pensato di realizzare uno studio sul metabolismo dei fruttani in un sistema sperimentale altamente controllato, quale una coltura in vitro. a tal scopo si è scelto di propagare M. comosum, considerata l’elevata capacità di accumulo di fruttani e il particolare carattere di tipicità di questa pianta nel territorio pugliese. i bulbi di M. comosum, infatti, sono impiegati da lungo tempo per preparare piatti e conserve tipiche. il prelievo degli espianti è stato effettuato da bulbi preventivamente lavati in acqua corrente e privati delle tuniche esterne. la fase di sterilizzazione è stata completata con un lavaggio in ipoclorito di sodio (1%) addizionato di tween 20 (2%) e con un lavaggio in una soluzione biocida (PPm= Plant Presevative mixture- micropoli). gli espianti, costituiti dalle gemme apicali e da sezioni del girello, sono stati impiantati su mezzo di coltura solido, del tipo murashige e Skooge, addizionato di saccarosio (3%), PPm (0.1%) e ormoni (iaa=acido indol acetico; Ba=benzil adenina) in un range di concentrazione compreso tra 0.8 mg/l e 1.2 mg/l per Ba; 0.2 mg/l e 1 mg/l per iaa. le prove effettuate hanno permesso di identificare le concentrazioni ormonali ottimali (Ba: 0.8 mg/l ; iaa: 1 mg/l) utili per la propagazione in vitro di M. comosum. Sulle colture, attualmente in fase di stabilizzazione, è stata fatta una verifica preliminare per valutare se, anche in queste condizioni sperimentali, sia attivo il metabolismo dei fruttani. le analisi effettuate evidenziano un significativo accumulo di tali oligosaccaridi nei tessuti ottenuti nella coltura in vitro (19 mg/g peso fresco), anche se i livelli riscontrati sono leggermente inferiori a quelli dei bulbi commerciali. i germogli ottenuti saranno sottoposti a condizioni di crescita differenti variando l’apporto ormonale, la quantità di saccarosio nel terreno e l’esposizione alla luce, con l’obiettivo di poter ampliare le conoscenze sul ruolo del metabolismo dei fruttani nella crescita e nello sviluppo delle piante ed identificare le condizioni colturali più idonee alla proliferazione e crescita dei bulbi.
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