Lo spunto per la riflessione proposta in queste pagine, è offerto dal pacchetto antiterrorismo del 2015 che ha introdotto nell’ordinamento italiano nuove fattispecie di reato, tra le quali l’art. 270 quater c.p. denominato “Arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale”. L’Autore partendo dall’analisi della disposizione si sofferma sugli aspetti di maggiore criticità: dall’indeterminatezza della condotta di “arruolamento”, alle difficoltà probatorie poste dal requisito del doppio dolo specifico, dall’incerta definizione dell’ambito applicativo, alla rilevanza degli atti preparatori. Ancora una volta, le logiche che sorreggono il “diritto penale dell’emergenza” o il “diritto penale del nemico” pur animate da buoni propositi di potenziamento della difesa sociale, finiscono per generare disposizioni “imperfette”. In contesti a confine tra diritto penale e diritto di polizia, disposizioni assimilabili all’art.270 quater c.p., incapaci di soddisfare gli obiettivi di criminalizzazione e repressione loro demandati, possono eventualmente assolvere a finalità di prevenzione, costituendo il substrato che rende possibile lo svolgimento di indagini nei confronti di soggetti ritenuti “pericolosi” e l’adozione di misure di controllo e di investigazione a carattere continuativo.
The cause for reflection suggested in these pages is offered by the anti-terrorism package of 2015, which introduced into the Italian set of rules new crime cases, such as art. 270-quater of Italian penal code, named “Enlistment with the aim of also international terrorism”. Starting from the analysis of the disposition, the Author focuses on the aspects of greatest criticality: from the deficiency of definition to the conduct of “enlistment”, to the probatory difficulties set by the requisite of two-fold specific intent crime (“doppio dolo specifico”), the uncertain definition of the application field, the relevance of the preparatory records. Once again it is confirmed how the reasoning underlying “the emergency criminal law” or “the enemy criminal law” – although characterized by good intentions of strengthening the social defence – end up by generating “imperfect” dispositions. In such contexts that are between criminal law and police law, the dispositions that are comparable to art. 270-quater of Italian penal code, not capable of satisfying the assigned objectives of incrimination and repression, may potentially perform prevention purposes, by constituting the underlayer that allows the execution of investigations towards individuals considered “dangerous” and the adoption of measures of control and investigation on a continuous basis.
Deficit di determinatezza e limiti applicativi dell’art. 270-quater c.p.: il labile confine tra esigenze di prevenzione e diritto di polizia. Deficiency of definition and application limitations of art. 270-quater of Italian penal code: the blurred line between needs for prevention and police law
P. T. Persio
2017-01-01
Abstract
Lo spunto per la riflessione proposta in queste pagine, è offerto dal pacchetto antiterrorismo del 2015 che ha introdotto nell’ordinamento italiano nuove fattispecie di reato, tra le quali l’art. 270 quater c.p. denominato “Arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale”. L’Autore partendo dall’analisi della disposizione si sofferma sugli aspetti di maggiore criticità: dall’indeterminatezza della condotta di “arruolamento”, alle difficoltà probatorie poste dal requisito del doppio dolo specifico, dall’incerta definizione dell’ambito applicativo, alla rilevanza degli atti preparatori. Ancora una volta, le logiche che sorreggono il “diritto penale dell’emergenza” o il “diritto penale del nemico” pur animate da buoni propositi di potenziamento della difesa sociale, finiscono per generare disposizioni “imperfette”. In contesti a confine tra diritto penale e diritto di polizia, disposizioni assimilabili all’art.270 quater c.p., incapaci di soddisfare gli obiettivi di criminalizzazione e repressione loro demandati, possono eventualmente assolvere a finalità di prevenzione, costituendo il substrato che rende possibile lo svolgimento di indagini nei confronti di soggetti ritenuti “pericolosi” e l’adozione di misure di controllo e di investigazione a carattere continuativo.File | Dimensione | Formato | |
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