Caratterizzazione archeologica e petrografica di manufatti neolitici dalla grotta di Santa Barbara (Polignano a Mare, Bari)

Research conducted in Grotta di Santa Barbara has led to the find of different categories of lithic artefacts, made by working raw materials acquired in places relatively close to the cavity or more often very far from it. The obsidian lithic industry is very well attested, as well as one which prefers the use of limestone and calcarenite for the production of particular objects (pendants and lamps). On the other hand, sandstone appears to be used not only for making grinding tools and some plaques, but also for unusual implements whose utilization is not perfectly definable. Finally, the presence of miniature objects made from exotic rocks (polished hatchets and a perforated bead) stresses the relationship between human groups who frequented the cavity and areas and populations located even at considerable distance, hundreds of kilometres far from central Apulia.

Le ricerche effettuate nella Grotta di Santa Barbara hanno portato al rinvenimento di diverse categorie di manufatti litici, realizzati lavorando materie prime acquisite in ambiti territoriali relativamente prossimi alla cavità e, più spesso, anche molto lontani da essa. Se l’industria litica in ossidiana è molto ben attestata, lo è anche quella che predilige l’uso di calcare e calcarenite per la fabbricazione di particolari oggetti (ciondoli e lucerne). L’arenaria, d’altro canto, mostra di essere impiegata oltre che per supporti atti alla macinazione e per talune placche, anche per singolari utensili di uso non perfettamente definibile. La presenza, infine, di oggetti miniaturistici ricavati da rocce esotiche (accettine levigate e un vago forato) sottolinea i rapporti dei gruppi umani che frequentarono la cavità con aree e popolazioni situate a distanze anche ragguardevoli, lontane centinaia di chilometri dalla Puglia centrale.