'Il sogno di Platone' e l'intimo e l'intiero della natura nello Zibaldone di Leopardi

L’interpretazione di Sebastiano Timpanaro riguardo all’influenza di Platone su Leopardi, titenuta ancora oggi canonica, deve essere riconsiderata. Non dobbiamo pensare ad un’influenza soltanto sullo stile di Leopardi, per esempio, nelle Operette morali, da cui risulterà una “più alta fusione di ironia e fantasia”. Timpanaro, infatti, non tiene nel debito conto alcuni passaggi dello Zibaldone dove Leopardi prova a riflettere una forma poetico-filosofica di conoscenza della realtà e cita Platone come grande filosofo.

Sebastiano Timpanaro’s interpretation, nowadays assessed as canonical, of the influence of Plato on Leopardi’s thought needs to be reconsidered. We should not only think of an influence on Leopardi’s style, for instance in the Operette Morali, leading to a «higher mixture of irony and phantasy». In fact, Timpanaro did not take into enough account some passages in the Zibaldone, where Leopardi tries to define a non-mechanistic form of knowledge of reality and thereby cites Plato as a great philosopher.