Per un “neoumanesimo del lavoro": l’alternanza scuola-lavoro

É dalla riforma Moratti in poi che l’alternanza scuola-lavoro cerca una sistematizzazione definitiva per coniugare teoria e pratica, lavoro e studio. In questa prospettiva, la pedagogia del lavoro si trova, oggi, nella necessità di rivedere i propri statuti epistemologici e nel neo-umanesimo gentiliano rintraccia – come vedremo - la possibilità teorica di coniugare mente-mano, pensiero e azione, epistème-téchne. È per questo che di seguito, procedendo per gradi e operando per ampie sintesi, si analizzeranno gli aspetti ontologici, gnoseologici, epistemologici, ma soprattutto antropologici del pensiero del filosofo e pedagogista siciliano, che risultano ineludibili per la costituzione del rapporto teoria-prassi, conoscenza e azione, e che sovrintendono il delicato rapporto “scuola-lavoro”.