Gli unici documenti del Codice Diplomatico Barese che citano la presenza di schiave di origine slava vengono puntualmente citati come supporto all'indagine sull'incidenza della cultura balcanica su quella barese nei secoli XI e XII. Il tentativo è quello di ricostruire l'abbigliamento femminile delle classi meno abbienti, sulla base di testimonianze iconografiche individuate in tutta la Puglia, la cui tradizione artistica risultava abbastanza omogenea in tutto il territorio regionale grazie alla egemone cultura bizantina. Gli affreschi sembrano essere fotografie dell'abbigliamento dell'epoca e per tanto è possibile immaginarne una ricomposizione ideale, che permette di assumere dati più accurati sulla capacità della cultura adriatica di contaminarsi e contaminare.
M. MIGNOZZI, Fonti documentarie e iconografiche per una storia del costume: la schiavitù femminile a Bari tra XI e XII secolo, in “Nicolaus Studi Storici”, 44-45 (2012), pp. 177-192, ISSN 1121-323X.
MIGNOZZI, MARCELLO
2012-01-01
Abstract
Gli unici documenti del Codice Diplomatico Barese che citano la presenza di schiave di origine slava vengono puntualmente citati come supporto all'indagine sull'incidenza della cultura balcanica su quella barese nei secoli XI e XII. Il tentativo è quello di ricostruire l'abbigliamento femminile delle classi meno abbienti, sulla base di testimonianze iconografiche individuate in tutta la Puglia, la cui tradizione artistica risultava abbastanza omogenea in tutto il territorio regionale grazie alla egemone cultura bizantina. Gli affreschi sembrano essere fotografie dell'abbigliamento dell'epoca e per tanto è possibile immaginarne una ricomposizione ideale, che permette di assumere dati più accurati sulla capacità della cultura adriatica di contaminarsi e contaminare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.