La scheda è dedicata all'analisi di una Madonna marmorea databile tra la fine del Quattrocento e gli inizi del secolo seguente. Il riferimento tipologico e iconografico va però colto nelle Madonne eburnee francesi e in particolar modo nel modello marmoreo della Madonna di Trapani di Nino Pisano, che generò una serie di manufatti di taglia minore in marmo o alabastro che circolarono in tutto il Meridione italico anche grazie alla bottega dei Gagini. Il manufatto della chiesa di San Domenico a Manfredonia viene messo in relazione a una Madonna conservata nella chiesa lucana di Pisticci, della quale sembra quasi una copia diretta, più tarda.
Focus. Madonna di San Domenico
MIGNOZZI, MARCELLO
2016-01-01
Abstract
La scheda è dedicata all'analisi di una Madonna marmorea databile tra la fine del Quattrocento e gli inizi del secolo seguente. Il riferimento tipologico e iconografico va però colto nelle Madonne eburnee francesi e in particolar modo nel modello marmoreo della Madonna di Trapani di Nino Pisano, che generò una serie di manufatti di taglia minore in marmo o alabastro che circolarono in tutto il Meridione italico anche grazie alla bottega dei Gagini. Il manufatto della chiesa di San Domenico a Manfredonia viene messo in relazione a una Madonna conservata nella chiesa lucana di Pisticci, della quale sembra quasi una copia diretta, più tarda.File | Dimensione | Formato | |
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