Il volume ripercorre l'agiografia di san Corrado il Guelfo e la storia (documentaria, archeologica e artistica) dei luoghi legati alla sua vita e alla devozione tributatagli: la chiesa rupestre della Madonna della Grotta a Modugno e il duomo di Molfetta, città della quale il santo è patrono. La legenda vuole che Corrado sia morto nella grotta di Modugno e di lì le sue reliquie siano state poi trafugate per essere condotte a Molfetta. Grazie ad analisi accurate e minuziose della documentazione scritta e di quella materiale, l'autore ricostruisce l'evoluzione storica dei luoghi, concentrandosi in particolar modo sulle testimonianze pittoriche della grotta di Modugno. I frammenti rinvenuti in alcuni lavori di restauro effettuati nel 1974 restituiscono informazioni preziose sulla pittura rupestre pugliese in età angioina. La grotta mostra di essere un unicum se analizzata da angolazioni differenti: è una grotta pavimentata agli inizi del XII secolo con tappeti in calcare e cotto dai motivi geometrici più vari; è l'unica grotta del Meridione a vantare due affreschi non altrove attestati: un Compianto su Cristo Morto e un'Imago Pietatis che ritrae un Cristo con gli occhi spalancati. Mediante opportuni confronti iconografici e testi liturgici l'autore dimostra i rapporti culturali con i territori balcanici, che sicuramente influenzarono la Puglia in tale momento storico. La storia dell'edificio è ricostruita fino ai giorni nostri, prendendo in considerazione anche le testimonianze materiali di età moderna e contemporanea, per meglio comprendere gli eventi che hanno, ad un certo punto della storia, occultato le tracce medievali. Il restauro virtuale dei frammenti d'affresco aiuta il lettore nella comprensione dei temi e dei significati sottesi. Si tratta del primo lavoro scientifico mai realizzato su questa grotta, grazie al quale una serie di errori storiografici vengono finalmente corretti.
Sancte Marie de Cripta Maiore a Modugno e san Corrado il Guelfo. Temi e rituali funerari tra Puglia e Balcani in un santuario rupestre medievale
MIGNOZZI, MARCELLO
2015-01-01
Abstract
Il volume ripercorre l'agiografia di san Corrado il Guelfo e la storia (documentaria, archeologica e artistica) dei luoghi legati alla sua vita e alla devozione tributatagli: la chiesa rupestre della Madonna della Grotta a Modugno e il duomo di Molfetta, città della quale il santo è patrono. La legenda vuole che Corrado sia morto nella grotta di Modugno e di lì le sue reliquie siano state poi trafugate per essere condotte a Molfetta. Grazie ad analisi accurate e minuziose della documentazione scritta e di quella materiale, l'autore ricostruisce l'evoluzione storica dei luoghi, concentrandosi in particolar modo sulle testimonianze pittoriche della grotta di Modugno. I frammenti rinvenuti in alcuni lavori di restauro effettuati nel 1974 restituiscono informazioni preziose sulla pittura rupestre pugliese in età angioina. La grotta mostra di essere un unicum se analizzata da angolazioni differenti: è una grotta pavimentata agli inizi del XII secolo con tappeti in calcare e cotto dai motivi geometrici più vari; è l'unica grotta del Meridione a vantare due affreschi non altrove attestati: un Compianto su Cristo Morto e un'Imago Pietatis che ritrae un Cristo con gli occhi spalancati. Mediante opportuni confronti iconografici e testi liturgici l'autore dimostra i rapporti culturali con i territori balcanici, che sicuramente influenzarono la Puglia in tale momento storico. La storia dell'edificio è ricostruita fino ai giorni nostri, prendendo in considerazione anche le testimonianze materiali di età moderna e contemporanea, per meglio comprendere gli eventi che hanno, ad un certo punto della storia, occultato le tracce medievali. Il restauro virtuale dei frammenti d'affresco aiuta il lettore nella comprensione dei temi e dei significati sottesi. Si tratta del primo lavoro scientifico mai realizzato su questa grotta, grazie al quale una serie di errori storiografici vengono finalmente corretti.File | Dimensione | Formato | |
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