La città di Altamura, nell’altipiano carsico delle Murge in Puglia, è stata interessata a partire dal 2006 da numerosi eventi di sprofondamento connessi alla presenza di cave sotterranee in calcarenite, la roccia locale maggiormente utilizzata come materiale da costruzione. Essendo la calcarenite generalmente posta al di sotto di una copertura di argille, di spessore variabile da pochi metri a un massimo di 15 m, le cave vennero realizzate in sotterraneo, e sono attualmente all’origine di vari problemi di instabilità nell’area. Questo a causa dell’abbandono delle cave e dei progressivi fenomeni di alterazione che hanno interessato l’ammasso roccioso, portando nel tempo allo sviluppo di rotture da volte e pareti degli ambienti ipogei. Le instabilità prodottesi nel sottosuolo hanno innescato fenomeni di propagazione verso l’alto, sino ad intaccare la superficie del suolo, con formazione di sprofondamenti. Dato che gli sprofondamenti si sono verificati all’interno dell’area urbana e in corrispondenza di zone di futura espansione edilizia, le Autorità locali hanno promulgato nel 2008 delle norme specifiche secondo le quali tutti gli edifici ubicati in zone considerate a rischio devono eseguire una serie di indagini geologiche finalizzate alla verifica delle situazioni di pericolo, ed eventualmente alla rimozione del pericolo stesso. Queste indagini hanno fatto sì che negli scorsi anni si sia raccolta ad Altamura una gran mole di dati, provenienti da differenti fonti e di tipologia diversa, per la cui gestione è necessario l’utilizzo di Sistemi Informativi Geografici (GIS). Con tale obiettivo è stato avviato un progetto a cura di Apogeo e CNR-IRPI, grazie ad una borsa di studio della Regione Puglia (“Ritorno al futuro” bando della Regione Puglia, POR Puglia F.S.E. 2007/2013, Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, n. 203, 17/12/2009) per implementare la struttura di una banca-dati geologica che consentisse la raccolta, l’analisi, la rappresentazione e l’utilizzo di tutte le informazioni disponibili. La banca dati è stata creata suddividendo le informazioni in sette gruppi, a loro volta divisi in livelli che riguardano un aspetto specifico della banca dati: cartografia, uso del suolo, geomorfologia, idrologia, indagini dirette e indirette, esplorazioni speleologiche, normativa esistente. Tutti questi dati sono stati raccolti e analizzati per quella porzione del territorio di Altamura considerata a rischio idrogeologico. L’analisi dei dati disponibili, inclusi data e luogo di occorrenza degli sprofondamenti negli ultimi decenni, ha permesso di sviluppare modelli per la produzione di una carta della suscettibilità agli sprofondamenti. Tale carta rappresenta un primo risultato derivante dall’elevato livello di conoscenza acquisito sui caratteri geologici del territorio, e costituisce, allo stesso tempo, un utile strumento per la mitigazione del rischio connesso a sprofondamenti di origine antropica.

L’utilizzo delle tecniche GIS per la valutazione della suscettibilità a sprofondamenti: il caso di studio di Altamura (BA)

PARISE, Mario
2013-01-01

Abstract

La città di Altamura, nell’altipiano carsico delle Murge in Puglia, è stata interessata a partire dal 2006 da numerosi eventi di sprofondamento connessi alla presenza di cave sotterranee in calcarenite, la roccia locale maggiormente utilizzata come materiale da costruzione. Essendo la calcarenite generalmente posta al di sotto di una copertura di argille, di spessore variabile da pochi metri a un massimo di 15 m, le cave vennero realizzate in sotterraneo, e sono attualmente all’origine di vari problemi di instabilità nell’area. Questo a causa dell’abbandono delle cave e dei progressivi fenomeni di alterazione che hanno interessato l’ammasso roccioso, portando nel tempo allo sviluppo di rotture da volte e pareti degli ambienti ipogei. Le instabilità prodottesi nel sottosuolo hanno innescato fenomeni di propagazione verso l’alto, sino ad intaccare la superficie del suolo, con formazione di sprofondamenti. Dato che gli sprofondamenti si sono verificati all’interno dell’area urbana e in corrispondenza di zone di futura espansione edilizia, le Autorità locali hanno promulgato nel 2008 delle norme specifiche secondo le quali tutti gli edifici ubicati in zone considerate a rischio devono eseguire una serie di indagini geologiche finalizzate alla verifica delle situazioni di pericolo, ed eventualmente alla rimozione del pericolo stesso. Queste indagini hanno fatto sì che negli scorsi anni si sia raccolta ad Altamura una gran mole di dati, provenienti da differenti fonti e di tipologia diversa, per la cui gestione è necessario l’utilizzo di Sistemi Informativi Geografici (GIS). Con tale obiettivo è stato avviato un progetto a cura di Apogeo e CNR-IRPI, grazie ad una borsa di studio della Regione Puglia (“Ritorno al futuro” bando della Regione Puglia, POR Puglia F.S.E. 2007/2013, Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, n. 203, 17/12/2009) per implementare la struttura di una banca-dati geologica che consentisse la raccolta, l’analisi, la rappresentazione e l’utilizzo di tutte le informazioni disponibili. La banca dati è stata creata suddividendo le informazioni in sette gruppi, a loro volta divisi in livelli che riguardano un aspetto specifico della banca dati: cartografia, uso del suolo, geomorfologia, idrologia, indagini dirette e indirette, esplorazioni speleologiche, normativa esistente. Tutti questi dati sono stati raccolti e analizzati per quella porzione del territorio di Altamura considerata a rischio idrogeologico. L’analisi dei dati disponibili, inclusi data e luogo di occorrenza degli sprofondamenti negli ultimi decenni, ha permesso di sviluppare modelli per la produzione di una carta della suscettibilità agli sprofondamenti. Tale carta rappresenta un primo risultato derivante dall’elevato livello di conoscenza acquisito sui caratteri geologici del territorio, e costituisce, allo stesso tempo, un utile strumento per la mitigazione del rischio connesso a sprofondamenti di origine antropica.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/193197
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact