La recente scoperta di una nuova cavità nella zona di Largo Porta Grande a Castellana-Grotte (Murge Basse, Puglia) consente di rivisitare i caratteri carsici di quella che è la zona topografi camente più depressa del territorio castellanese, anche alla luce della storia dei rapporti tra uomo ed eventi naturali in ambiente carsico. Largo Porta Grande ha una lunga storia di eventi alluvionali, che resero necessaria, a seguito di diverse catastrofi naturali, anche con vittime, la realizzazione di opere di ingegneria idraulica, fi nalizzate alla mitigazione del rischio idraulico. Nel 2011 la scoperta della grotta di Abate Eustasio ha ulteriormente dimostrato la ricchezza carsica del sottosuolo in questa zona, per di più evidenziata dai recenti dati di esplorazione della Voragine del Canalone. L’insieme di tale materiale documentario evidenzia, da un lato, la possibilità di ulteriori esplorazioni e, dall’altro, la necessità di tenere in debito conto la fragilità del territorio carsico in qualunque azione di pianifi cazione territoriale che si progetti e/o intenda realizzare nell’area. Questi aspetti risultano però alquanto in contrasto con l’ipotesi, a nostro avviso non realizzabile, né tantomeno utile alla comunità, della proposta di turisticizzazione della grotta di Abate Eustasio.

La grotto di Abate Eustasio (Pu 1789) nel contest dell’area carsica di Largo Porta Grande a Castellana-Grotte (Murge, Puglia).

PARISE, Mario;
2016-01-01

Abstract

La recente scoperta di una nuova cavità nella zona di Largo Porta Grande a Castellana-Grotte (Murge Basse, Puglia) consente di rivisitare i caratteri carsici di quella che è la zona topografi camente più depressa del territorio castellanese, anche alla luce della storia dei rapporti tra uomo ed eventi naturali in ambiente carsico. Largo Porta Grande ha una lunga storia di eventi alluvionali, che resero necessaria, a seguito di diverse catastrofi naturali, anche con vittime, la realizzazione di opere di ingegneria idraulica, fi nalizzate alla mitigazione del rischio idraulico. Nel 2011 la scoperta della grotta di Abate Eustasio ha ulteriormente dimostrato la ricchezza carsica del sottosuolo in questa zona, per di più evidenziata dai recenti dati di esplorazione della Voragine del Canalone. L’insieme di tale materiale documentario evidenzia, da un lato, la possibilità di ulteriori esplorazioni e, dall’altro, la necessità di tenere in debito conto la fragilità del territorio carsico in qualunque azione di pianifi cazione territoriale che si progetti e/o intenda realizzare nell’area. Questi aspetti risultano però alquanto in contrasto con l’ipotesi, a nostro avviso non realizzabile, né tantomeno utile alla comunità, della proposta di turisticizzazione della grotta di Abate Eustasio.
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