Il volume ricostruisce le fasi del dibattito politico e culturale che muove dal "Preludio al Machiavelli", un commento di Mussolini a Machiavelli, apparso nell’aprile del 1924 sulla rivista «Gerarchia» e pensato, originariamente, in previsione del conferimento al suo autore di una laurea honoris causa da parte dell’Università di Bologna. Si tratta di una testimonianza di grande interesse non solo come pagina del machiavellismo, poiché costituisce un tassello della ininterrotta fortuna del Principe, ma in quanto espressione della ricezione di Machiavelli in un momento cruciale dell’ascesa del regime fascista. Nel suo contributo, che deve essere letto politicamente e interpretato alla luce della sconfitta storica del liberalismo, Mussolini va oltre una disinvolta manovra di appropriazione culturale, e rivendica la necessità di accostarsi al Segretario fiorentino privilegiando un approccio pragmatico per recuperarne tutta la modernità e attualità del pensiero politico, depurandolo da stratificazioni intellettuali. Nel volume, la forzata attualizzazione di Machiavelli, e la sua interpretazione statolatrica, emergono, in particolare, attraverso le repliche di Gobetti e Matteotti al Preludio, le quali svelano l’intenzione più verace di Mussolini, che, nel nome di Machiavelli, inaugura una politica fondata sul dominio e sulla decisione – ma anche sul malaffare e la corruzione –, seccamente alternativa a quella liberale. Da qui nasce un lavoro che intende ripercorrere le reazioni suscitate dalla pubblicazione di questo saggio machiavelliano, la sua notorietà e, insieme, il suo carattere così rappresentativo di un quadro politico di intensa criticità.
Un "Preludio" a Machiavelli. Letture e interpretazioni fra Mussolini e Gramsci
Mitarotondo Laura
2016-01-01
Abstract
Il volume ricostruisce le fasi del dibattito politico e culturale che muove dal "Preludio al Machiavelli", un commento di Mussolini a Machiavelli, apparso nell’aprile del 1924 sulla rivista «Gerarchia» e pensato, originariamente, in previsione del conferimento al suo autore di una laurea honoris causa da parte dell’Università di Bologna. Si tratta di una testimonianza di grande interesse non solo come pagina del machiavellismo, poiché costituisce un tassello della ininterrotta fortuna del Principe, ma in quanto espressione della ricezione di Machiavelli in un momento cruciale dell’ascesa del regime fascista. Nel suo contributo, che deve essere letto politicamente e interpretato alla luce della sconfitta storica del liberalismo, Mussolini va oltre una disinvolta manovra di appropriazione culturale, e rivendica la necessità di accostarsi al Segretario fiorentino privilegiando un approccio pragmatico per recuperarne tutta la modernità e attualità del pensiero politico, depurandolo da stratificazioni intellettuali. Nel volume, la forzata attualizzazione di Machiavelli, e la sua interpretazione statolatrica, emergono, in particolare, attraverso le repliche di Gobetti e Matteotti al Preludio, le quali svelano l’intenzione più verace di Mussolini, che, nel nome di Machiavelli, inaugura una politica fondata sul dominio e sulla decisione – ma anche sul malaffare e la corruzione –, seccamente alternativa a quella liberale. Da qui nasce un lavoro che intende ripercorrere le reazioni suscitate dalla pubblicazione di questo saggio machiavelliano, la sua notorietà e, insieme, il suo carattere così rappresentativo di un quadro politico di intensa criticità.File | Dimensione | Formato | |
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