Il contributo si inserisce tra gli studi volti a considerare il problema della formazione dello scrittore triestino, e si indirizza ad esaminare l’interesse di Svevo per la forma della favola e dell’apologo legandolo ad un filo più profondo di riflessione e di analisi. La pratica sveviana della favola e dell’apologo, come pure la propensione ad affidare alla brevitas e all’incisività della scrittura aforistica i propri pensieri, si riallacciano alla personale interrogazione dello scrittore sulle teorie evoluzionistiche, e al ripensamento degli apporti di una precisa linea di filosofia della natura tra Sette e Ottocento. Lo studio si sofferma in particolar modo sull’influenza esercitata su Svevo dalle modalità della riflessione leopardiana e dalla scrittura aforistica di Hebbel.
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Titolo: | Favole, apologhi, aforismi. Svevo sulla linea da Leopardi a Hebbel |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2009 |
Abstract: | Il contributo si inserisce tra gli studi volti a considerare il problema della formazione dello scrittore triestino, e si indirizza ad esaminare l’interesse di Svevo per la forma della favola e dell’apologo legandolo ad un filo più profondo di riflessione e di analisi. La pratica sveviana della favola e dell’apologo, come pure la propensione ad affidare alla brevitas e all’incisività della scrittura aforistica i propri pensieri, si riallacciano alla personale interrogazione dello scrittore sulle teorie evoluzionistiche, e al ripensamento degli apporti di una precisa linea di filosofia della natura tra Sette e Ottocento. Lo studio si sofferma in particolar modo sull’influenza esercitata su Svevo dalle modalità della riflessione leopardiana e dalla scrittura aforistica di Hebbel. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11586/19278 |
ISBN: | 978-88-6036-328-2 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |