Per la sua intensa attività giornalistica e pubblicistica tra il 1910 e il 1914, Attilio Tamaro può essere considerato uno degli esponenti più influenti (insieme a Mario Alberti e a Per la sua intensa attività giornalistica e pubblicistica tra il 1910 e il 1914, Attilio Tamaro può essere considerato uno degli esponenti più influenti (insieme a Mario Alberti e a Per la sua intensa attività giornalistica e pubblicistica tra il 1910 e il 1914, Attilio Tamaro può essere considerato uno degli esponenti più influenti (insieme a Mario Alberti e a Attilio Tamaro come esponente del nazionalismo irredentista si batteva per ottenere l’annessione di Trieste e della Venezia Giulia come fondamentale premessa di egemonia italiana nell’Adriatico e di espansionismo nei Balcani e nel Mediterraneo. Rifiutando la qualifica di “irredento immigrato”, ma considerandosi “un italiano che a cuore gli interessi nazionali”, Tamaro mette a fuoco nei suoi scritti di quegli anni temi quali la denuncia delle condizioni di persecuzione cui l’Austria assoggetta la popolazione di lingua italiana a Trieste, l’inconciliabilità della questione nazionale con ogni forma di compromesso con sloveni e croati, il pericolo di incombenti ambizioni germaniche sul porto giuliano. Nelle file dei nazionalisti italiani Tamaro è una delle poche voci a rendersi conto - soprattutto a partire dal 1912 - che l’Austria non sarebbe riuscita a dominare lo scatenarsi delle lotte nazionali al suo interno e che la rivalità emergente nell’Adriatico tra Austria e Italia poteva essere volta a vantaggio dell’irredentismo.

Attilio Tamaro dall'irredentismo al nazionalismo (1910-1915)

MILLO, Anna
2015-01-01

Abstract

Per la sua intensa attività giornalistica e pubblicistica tra il 1910 e il 1914, Attilio Tamaro può essere considerato uno degli esponenti più influenti (insieme a Mario Alberti e a Per la sua intensa attività giornalistica e pubblicistica tra il 1910 e il 1914, Attilio Tamaro può essere considerato uno degli esponenti più influenti (insieme a Mario Alberti e a Per la sua intensa attività giornalistica e pubblicistica tra il 1910 e il 1914, Attilio Tamaro può essere considerato uno degli esponenti più influenti (insieme a Mario Alberti e a Attilio Tamaro come esponente del nazionalismo irredentista si batteva per ottenere l’annessione di Trieste e della Venezia Giulia come fondamentale premessa di egemonia italiana nell’Adriatico e di espansionismo nei Balcani e nel Mediterraneo. Rifiutando la qualifica di “irredento immigrato”, ma considerandosi “un italiano che a cuore gli interessi nazionali”, Tamaro mette a fuoco nei suoi scritti di quegli anni temi quali la denuncia delle condizioni di persecuzione cui l’Austria assoggetta la popolazione di lingua italiana a Trieste, l’inconciliabilità della questione nazionale con ogni forma di compromesso con sloveni e croati, il pericolo di incombenti ambizioni germaniche sul porto giuliano. Nelle file dei nazionalisti italiani Tamaro è una delle poche voci a rendersi conto - soprattutto a partire dal 1912 - che l’Austria non sarebbe riuscita a dominare lo scatenarsi delle lotte nazionali al suo interno e che la rivalità emergente nell’Adriatico tra Austria e Italia poteva essere volta a vantaggio dell’irredentismo.
2015
978-88-98796-07-6
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