Lo studio dopo una sintetica rassegna della fondamentale normativa pattizia in materia di corruzione, riflette sui compiti gravanti sul legislatore nazionale nel nuovo scenario legislativo multilivello. Se da un lato la leadership del legislatore internazionale rappresenta la condizione imprescindibile per attuare politiche criminali uniformi e coordinate, dall’altro essa espone al rischio di determinare o quanto meno favorire, forme di deresponsabilizzazione dei singoli legislatori nazionali. In particolare, con la legge di riforma n.190/2012 il legislatore italiano avrebbe potuto adottare soluzioni più incisive e coordinate. L’intervento legislativo conferma, invece, un modus operandi più incline al recepimento passivo e acritico delle indicazioni sovranazionali piuttosto che, all’assunzione di un serio impegno finalizzato all’integrazione ed al coordinamento delle nuove norme secondo le esigenze e specificità del contesto italiano.
After a short review of the fundamental contractual legislation in the field of corruption, this study makes some reflections on the tasks of the national legislator in the new multi-level legislative scenery. If, on the one hand, the leadership of the international legislator is the essential condition to implement uniform and coordinated criminal policies, on the other hand, it exposes to the risk of determining or at least favouring some forms of lacks of responsibility on the part of the individual national legislators. In particular, with the reform law n. 190/2012 the Italian legislator could have adopted more incisive and coordinated solutions. The legislative action confirms, instead, a modus operandi that is more inclined to the passive and uncritical implementation of the supranational indications rather that the assumption of a serious involvement aimed at the integration and coordination of new norms following the needs and peculiarities of the Italian context.
Evoluzione della corruzione e primato del legislatore internazionale: aspetti problematici di una "avocazione" legislativa. The evolution of corruption and the record of the international legislator: problematic aspects of a legislative “evocation”
P. T. Persio
2017-01-01
Abstract
Lo studio dopo una sintetica rassegna della fondamentale normativa pattizia in materia di corruzione, riflette sui compiti gravanti sul legislatore nazionale nel nuovo scenario legislativo multilivello. Se da un lato la leadership del legislatore internazionale rappresenta la condizione imprescindibile per attuare politiche criminali uniformi e coordinate, dall’altro essa espone al rischio di determinare o quanto meno favorire, forme di deresponsabilizzazione dei singoli legislatori nazionali. In particolare, con la legge di riforma n.190/2012 il legislatore italiano avrebbe potuto adottare soluzioni più incisive e coordinate. L’intervento legislativo conferma, invece, un modus operandi più incline al recepimento passivo e acritico delle indicazioni sovranazionali piuttosto che, all’assunzione di un serio impegno finalizzato all’integrazione ed al coordinamento delle nuove norme secondo le esigenze e specificità del contesto italiano.File | Dimensione | Formato | |
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