Il saggio indaga il nesso tra formazione e protezione sociale nelle linee strategiche europee e nelle recenti riforme del lavoro in ambito nazionale, soffermandosi sul diritto sociale alla formazione e all’istruzione alla luce delle problematiche della c.d. governance multilivello. La trattazione è affrontata dedicando particolare attenzione al rilievo delle politiche di coesione territoriale e, in questo ambito, ad alcuni profili di criticità che attengono agli attori che vi operano. Tra questi, un ruolo primario è riconosciuto ai tradizionali attori delle relazioni industriali – le organizzazioni di interessi – ma anche a nuovi protagonisti delle politiche economico-sociali territoriali come, ad esempio, le Università. L’attenzione alla dimensione territoriale consente di intercettare uno dei problemi principali dello scenario complessivo (nazionale e sovranazionale) nel quale l’azione politico-istituzionale, in quanto interpretata ed attuata da un’ampia gamma di attori (istituzionali, di mercato e di terzo settore), presenta logiche di organizzazione e di azione spesso non omogenee o, comunque, ispirate da tradizioni e/o valori di difficile coordinamento. La trattazione si conclude con una breve analisi della formazione nel concreto delle prassi concertative e negoziali in Puglia e, dunque, nelle strategie delle organizzazioni sindacali

Formazione, politiche regionali e governance multilivello

VIMERCATI, Aurora Adriana
2016-01-01

Abstract

Il saggio indaga il nesso tra formazione e protezione sociale nelle linee strategiche europee e nelle recenti riforme del lavoro in ambito nazionale, soffermandosi sul diritto sociale alla formazione e all’istruzione alla luce delle problematiche della c.d. governance multilivello. La trattazione è affrontata dedicando particolare attenzione al rilievo delle politiche di coesione territoriale e, in questo ambito, ad alcuni profili di criticità che attengono agli attori che vi operano. Tra questi, un ruolo primario è riconosciuto ai tradizionali attori delle relazioni industriali – le organizzazioni di interessi – ma anche a nuovi protagonisti delle politiche economico-sociali territoriali come, ad esempio, le Università. L’attenzione alla dimensione territoriale consente di intercettare uno dei problemi principali dello scenario complessivo (nazionale e sovranazionale) nel quale l’azione politico-istituzionale, in quanto interpretata ed attuata da un’ampia gamma di attori (istituzionali, di mercato e di terzo settore), presenta logiche di organizzazione e di azione spesso non omogenee o, comunque, ispirate da tradizioni e/o valori di difficile coordinamento. La trattazione si conclude con una breve analisi della formazione nel concreto delle prassi concertative e negoziali in Puglia e, dunque, nelle strategie delle organizzazioni sindacali
2016
978-88-6611-394-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/191731
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