Il lavoro effettua una prima analisi dei regolamenti “gemelli” UE n. 1103/2016 e n.1104/2016, frutto entrambi di cooperazione rafforzata che, per gli Stati membri ad essa partecipanti, introducono una disciplina uniforme su competenza, legge applicabile, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia rispettivamente di regimi patrimoniali tra coniugi (il n. 1103/2016) e di effetti patrimoniali delle unioni registrate (il n. 1104/2016). Ci si sofferma principalmente sugli aspetti più rilevanti e di maggiore novità della normativa introdotta: la sua applicabilità anche alle coppie dello stesso sesso, la previsione del forum necessitatis in materia di giurisdizione, la possibilità dell’optio legis in relazione alla legge applicabile e la portata del riferimento al rispetto del principio di non discriminazione ex art. 21 Carta dei diritti fondamentali dell’UE nel contesto delle norme relative all’efficacia delle decisioni. Infine si esprimono delle prime valutazioni sull’idoneità di tale disciplina a regolare i rapporti patrimoniali delle coppie “internazionali” nell’ambito dell’Unione europea e sull’opportunità della sua introduzione, sebbene a seguito di cooperazione rafforzata. In particolare, la novella normativa appare utile ai fini del consolidamento di principi cardine e nozioni comuni che rafforzano i diritti delle persone e contribuiscono a ridimensionare il fenomeno delle situazioni giuridiche internazionalmente claudicanti.

Un'Europa a geometria supervariabile in materia di regimi patrimoniali delle coppie internazionali? Prime considerazioni sui regolamenti 2016/1103 e 2016/1104

MAGRONE, Emilia Maria
2017-01-01

Abstract

Il lavoro effettua una prima analisi dei regolamenti “gemelli” UE n. 1103/2016 e n.1104/2016, frutto entrambi di cooperazione rafforzata che, per gli Stati membri ad essa partecipanti, introducono una disciplina uniforme su competenza, legge applicabile, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia rispettivamente di regimi patrimoniali tra coniugi (il n. 1103/2016) e di effetti patrimoniali delle unioni registrate (il n. 1104/2016). Ci si sofferma principalmente sugli aspetti più rilevanti e di maggiore novità della normativa introdotta: la sua applicabilità anche alle coppie dello stesso sesso, la previsione del forum necessitatis in materia di giurisdizione, la possibilità dell’optio legis in relazione alla legge applicabile e la portata del riferimento al rispetto del principio di non discriminazione ex art. 21 Carta dei diritti fondamentali dell’UE nel contesto delle norme relative all’efficacia delle decisioni. Infine si esprimono delle prime valutazioni sull’idoneità di tale disciplina a regolare i rapporti patrimoniali delle coppie “internazionali” nell’ambito dell’Unione europea e sull’opportunità della sua introduzione, sebbene a seguito di cooperazione rafforzata. In particolare, la novella normativa appare utile ai fini del consolidamento di principi cardine e nozioni comuni che rafforzano i diritti delle persone e contribuiscono a ridimensionare il fenomeno delle situazioni giuridiche internazionalmente claudicanti.
2017
978-88-6611-591-5
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