Nelle metapeliti affioranti in Aspromonte meridionale sono state riconosciute cinque zone metamorfiche: a clorite, biotite, granato, staurolite-andalusite e sillimanite. Le metapeliti con intercalazioni di gneiss anfibolici e gneiss occhiadini di età tardo-Proterozoico/Cambriana rappresentano parte di una sezione di crosta continentale intermedia ercinica, intruse da granitoidi peralluminosi tardo-ercinici. Alla mesoscala la foliazione si presenta con piani immergenti a S e SW ed angoli di inclinazione compresi tra 12° e 40°. Variazioni giaciturali, dovute a pieghe e crenulazioni sono presenti. Alla microscala la foliazione è definita dall’isorientazione di ilmenite e dall’alternanza composizionale di bande quarzo-feldspatiche e micacee; è presente un micropiegamento della stessa con sviluppo di un clivaggio di crenulazione. Lungo il piano assiale di queste micropieghe si osserva l’isorientazione delle miche. Il clivaggio di crenulazione è ulteriormente micropieghettato. Quarzo, plagioclasio, K-feldspato, biotite e muscovite sono le fasi mineralogiche comuni a tutti i litotipi, mentre clorite, staurolite, andalusite, granato, sillimanite e cordierite sono presenti in funzione del grado metamorfico e della composizione della roccia. I minerali accessori sono: ilmenite, tormalina, monazite, apatite e zircone. I porfiroblasti di granato, nei paragneiss di più alto grado (zona a granato, staurolite-andalusite e sillimanite) hanno forma arrotondata o bordi euedrali. I minerali inclusi nel granato sono ilmenite, quarzo, plagioclasio, biotite, clorite, K-feldspato, zircone, monazite e tormalina. Il granato, nei paragneiss della zona a granato si caratterizza per il nucleo e i bordi privi di inclusioni, mentre nelle parti intermedie le inclusioni sono abbondanti; è composizionalmente zonato con diminuzione di almandino, grossularia e di XFe (0.94 nucleo – 0.87 periferia) verso la periferia. Nella zona a staurolite-andalusite il granato è privo di inclusioni solo ai bordi, mentre nella zona a sillimanite è completamente privo di inclusioni ed ha composizione omogenea con XFe che aumenta leggermente verso la periferia (0.87 nucleo-0.90 periferia). Le scie di inclusione, quando presenti, assumono andamento sigmoidale o sono crenulate indicando che il granato è sin-cinematico con lo sviluppo della crenulazione. I granati con bordi idiomorfi indicano continuazione di cristallizzazione in condizioni statiche. Da preliminari calcoli termobarici condotti nei paragneiss della zona a granato sono state ottenuti valori di pressione compresi tra 7 e 8 kbar al nucleo dei granati e di 4 kbar alla periferia in condizioni di temperatura quasi costante (500-550°C). Per il granato della zona a sillimanite sono stati calcolati valori di pressione compresi tra 2.3 e 5.1 kbar e temperature di 471-552°C. Questi dati inducono ad ipotizzare che il granato della zona a granato abbia iniziato la sua crescita sin-cinematica in condizioni di picco metamorfico ed abbia continuato a crescere durante la decompressione insieme al granato della zona a sillimanite. Preliminari dati isotopici relativi agli zirconi separati da un campione di gneiss anfibolico forniscono età 206Pb/238U concordanti a 279±5 ed a 325±3 Ma, interpretate come relative al metamorfismo ercinico; due cristalli forniscono età concordanti a 247±3, 258±3 e 259±5 suggerendo un evento probabilmente legato a circolazione di fluidi, analogamente a quanto segnalato in metamorfiti e plutoniti della Sila e delle Serre. Le età discordanti (377±5, 503±5 e 507±5) sono interpretabili come eredità. Da questo studio si deduce che le metapeliti affioranti in Aspromonte meridionale registrano un picco metamorfico in cui i granati crescono in condizioni sin-cinematiche e le rocce sviluppano un clivaggio di crenulazione, ed una decompressione in condizioni quasi isoterme in cui i cristalli continuano a crescere in condizioni statiche.
Le metapeliti di medio-alto grado in Aspromonte meridionale: aspetti dell’evoluzione tettono-metamorfica
GRANDE, ANTONIETTA;MICHELETTI, FRANCESCA
2006-01-01
Abstract
Nelle metapeliti affioranti in Aspromonte meridionale sono state riconosciute cinque zone metamorfiche: a clorite, biotite, granato, staurolite-andalusite e sillimanite. Le metapeliti con intercalazioni di gneiss anfibolici e gneiss occhiadini di età tardo-Proterozoico/Cambriana rappresentano parte di una sezione di crosta continentale intermedia ercinica, intruse da granitoidi peralluminosi tardo-ercinici. Alla mesoscala la foliazione si presenta con piani immergenti a S e SW ed angoli di inclinazione compresi tra 12° e 40°. Variazioni giaciturali, dovute a pieghe e crenulazioni sono presenti. Alla microscala la foliazione è definita dall’isorientazione di ilmenite e dall’alternanza composizionale di bande quarzo-feldspatiche e micacee; è presente un micropiegamento della stessa con sviluppo di un clivaggio di crenulazione. Lungo il piano assiale di queste micropieghe si osserva l’isorientazione delle miche. Il clivaggio di crenulazione è ulteriormente micropieghettato. Quarzo, plagioclasio, K-feldspato, biotite e muscovite sono le fasi mineralogiche comuni a tutti i litotipi, mentre clorite, staurolite, andalusite, granato, sillimanite e cordierite sono presenti in funzione del grado metamorfico e della composizione della roccia. I minerali accessori sono: ilmenite, tormalina, monazite, apatite e zircone. I porfiroblasti di granato, nei paragneiss di più alto grado (zona a granato, staurolite-andalusite e sillimanite) hanno forma arrotondata o bordi euedrali. I minerali inclusi nel granato sono ilmenite, quarzo, plagioclasio, biotite, clorite, K-feldspato, zircone, monazite e tormalina. Il granato, nei paragneiss della zona a granato si caratterizza per il nucleo e i bordi privi di inclusioni, mentre nelle parti intermedie le inclusioni sono abbondanti; è composizionalmente zonato con diminuzione di almandino, grossularia e di XFe (0.94 nucleo – 0.87 periferia) verso la periferia. Nella zona a staurolite-andalusite il granato è privo di inclusioni solo ai bordi, mentre nella zona a sillimanite è completamente privo di inclusioni ed ha composizione omogenea con XFe che aumenta leggermente verso la periferia (0.87 nucleo-0.90 periferia). Le scie di inclusione, quando presenti, assumono andamento sigmoidale o sono crenulate indicando che il granato è sin-cinematico con lo sviluppo della crenulazione. I granati con bordi idiomorfi indicano continuazione di cristallizzazione in condizioni statiche. Da preliminari calcoli termobarici condotti nei paragneiss della zona a granato sono state ottenuti valori di pressione compresi tra 7 e 8 kbar al nucleo dei granati e di 4 kbar alla periferia in condizioni di temperatura quasi costante (500-550°C). Per il granato della zona a sillimanite sono stati calcolati valori di pressione compresi tra 2.3 e 5.1 kbar e temperature di 471-552°C. Questi dati inducono ad ipotizzare che il granato della zona a granato abbia iniziato la sua crescita sin-cinematica in condizioni di picco metamorfico ed abbia continuato a crescere durante la decompressione insieme al granato della zona a sillimanite. Preliminari dati isotopici relativi agli zirconi separati da un campione di gneiss anfibolico forniscono età 206Pb/238U concordanti a 279±5 ed a 325±3 Ma, interpretate come relative al metamorfismo ercinico; due cristalli forniscono età concordanti a 247±3, 258±3 e 259±5 suggerendo un evento probabilmente legato a circolazione di fluidi, analogamente a quanto segnalato in metamorfiti e plutoniti della Sila e delle Serre. Le età discordanti (377±5, 503±5 e 507±5) sono interpretabili come eredità. Da questo studio si deduce che le metapeliti affioranti in Aspromonte meridionale registrano un picco metamorfico in cui i granati crescono in condizioni sin-cinematiche e le rocce sviluppano un clivaggio di crenulazione, ed una decompressione in condizioni quasi isoterme in cui i cristalli continuano a crescere in condizioni statiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.