Con il presente lavoro l’Autore affronta il tema della sorveglianza elettronica sul quale le istituzioni europee sono tornate a più riprese come dimostra l’elevato numero di raccomandazioni emanate. Tra queste, si segnala all’attenzione dell’interprete la Raccomandazione CM/rec (2014) 4 del Comitato dei ministri agli Stati membri con la quale il legislatore europeo ha voluto definire gli obiettivi comuni relativi alla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali. La Raccomandazione riconosce il ruolo decisivo che la sorveglianza elettronica svolge sia sul fronte di un’azione di controllo efficace dei soggetti condannati o imputati in un processo, sia sul piano della prevenzione nella commissione di nuovi reati. Dopo avere individuato i principi-cardine che i vari Stati membri debbono osservare (legalità, proporzionalità, non discriminazione), la Raccomandazione descrive le modalità di gestione della misura. L’Autore evidenzia come l’esperienza italiana, pur gravata dagli esiti della sentenza Torreggiani e quindi, dalle esigenze di contenere il fenomeno del sovraffollamento carcerario, si distacchi dal resto del contesto europeo. Il legislatore nazionale nonostante la riforma introdotta con la legge n.10/2014, risulta sostanzialmente inadempiente dal momento che ha continuato a subordinare la possibilità di disporre gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, alla circostanza che siano materialmente disponibili i relativi presidi tecnici.
With this study, the Author deals with the theme of electronic monitoring to which the European institutions have referred several times as the high number of recommendations can demonstrate. Among these, the Author focuses on the Recommendation CM/rec (2014) 4 of the Committee of Ministers of Member states with which the European legislator wanted to define the common objectives concerning the protection of fundamental rights and freedoms. The Recommendation recognises the significant role that electronic monitoring fulfils both for an action of efficient control of the sentenced or accused individuals in a trial, and for a prevention in the execution of new crimes. After identifying the fundamental principles that the several Member states shall respect (legality, proportionality, non-discrimination), the Recommendation prescribes the ways of managing this measure. The Author highlights that the Italian experience, although burdened by the effects of the sentence named Torreggiani and thus by the need of limiting the phenomenon of prison overcrowding, distances itself from the rest of the European context. Despite the reform introduced by the law n. 10/2014, the national legislator is substantially non-complying since he has kept on subordinating the possibility of house arrest with electronic bracelet to the circumstance that are materially available the corresponding technical devices.
Gli standard di tutela della Raccomandazione CM/rec (2014) 4 in tema di sorveglianza elettronica e i limiti dell'esperienza italiana. The protection standards of the Recommendation CM/rec (2014) 4 in the field of electronic monitoring and the limitations of the Italian experience
P. T. Persio
2017-01-01
Abstract
Con il presente lavoro l’Autore affronta il tema della sorveglianza elettronica sul quale le istituzioni europee sono tornate a più riprese come dimostra l’elevato numero di raccomandazioni emanate. Tra queste, si segnala all’attenzione dell’interprete la Raccomandazione CM/rec (2014) 4 del Comitato dei ministri agli Stati membri con la quale il legislatore europeo ha voluto definire gli obiettivi comuni relativi alla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali. La Raccomandazione riconosce il ruolo decisivo che la sorveglianza elettronica svolge sia sul fronte di un’azione di controllo efficace dei soggetti condannati o imputati in un processo, sia sul piano della prevenzione nella commissione di nuovi reati. Dopo avere individuato i principi-cardine che i vari Stati membri debbono osservare (legalità, proporzionalità, non discriminazione), la Raccomandazione descrive le modalità di gestione della misura. L’Autore evidenzia come l’esperienza italiana, pur gravata dagli esiti della sentenza Torreggiani e quindi, dalle esigenze di contenere il fenomeno del sovraffollamento carcerario, si distacchi dal resto del contesto europeo. Il legislatore nazionale nonostante la riforma introdotta con la legge n.10/2014, risulta sostanzialmente inadempiente dal momento che ha continuato a subordinare la possibilità di disporre gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, alla circostanza che siano materialmente disponibili i relativi presidi tecnici.File | Dimensione | Formato | |
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