This paper elaborates on Plaut. Amph. 170 Ipse dominus dives operis [et] laboris expers, the exegesis of which has long been controversial among Plautus’ editors. Once accepted the expunction of et, in agreement with almost all recent editors, a new interpretation is here proposed, interpreting operis as a genitive neither of dives nor of expers in asyndeton with laboris, but of laboris itself, since operis labor was a frequent phrase.

Si discute la questione testuale ed esegetica di Plaut. Amph. 170, in cui viene generalmente espunta la congiunzione et tra operis e laboris (anche per motivi metrici), mentre è dibattuta l'interpretazione di operis come genitivo di dives, o altro genitivo di expers, e quindi il senso generale del verso. Partendo dalla considerazione che operis labor appare nesso ricorrente in numerosi autori di diversi generi letterari, in prosa o in versi, così che dovesse essere in uso nella lingua comune, se ne propone il riconoscimento anche qui, come genitivo di expers, ottenendo così anche una interpretazione complessiva della frase bene coerente con il contesto e con la connotazione del personaggio come schiavo

Operis labor: la questione critico-esegetica di Plaut. Amph. 170 e lo sfogo di uno schiavo

MASSARO, Matteo
2015-01-01

Abstract

This paper elaborates on Plaut. Amph. 170 Ipse dominus dives operis [et] laboris expers, the exegesis of which has long been controversial among Plautus’ editors. Once accepted the expunction of et, in agreement with almost all recent editors, a new interpretation is here proposed, interpreting operis as a genitive neither of dives nor of expers in asyndeton with laboris, but of laboris itself, since operis labor was a frequent phrase.
2015
Si discute la questione testuale ed esegetica di Plaut. Amph. 170, in cui viene generalmente espunta la congiunzione et tra operis e laboris (anche per motivi metrici), mentre è dibattuta l'interpretazione di operis come genitivo di dives, o altro genitivo di expers, e quindi il senso generale del verso. Partendo dalla considerazione che operis labor appare nesso ricorrente in numerosi autori di diversi generi letterari, in prosa o in versi, così che dovesse essere in uso nella lingua comune, se ne propone il riconoscimento anche qui, come genitivo di expers, ottenendo così anche una interpretazione complessiva della frase bene coerente con il contesto e con la connotazione del personaggio come schiavo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/185940
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