L’A. parte dall’analisi della disciplina relativa ai dipendenti del Comparto nel settore della Sanità come occasione per poter analizzare un tema di particolare importanza anche (e soprattutto) alla luce del processo di privatizzazione che ha caratterizzato la riforma del pubblico impiego. La riflessione mette in evidenza le luci ed ombre del processo di privatizzazione del pubblico impiego pur non sminuendo la portata innovativa dell’introduzione, nel settore pubblico, di quelle regole, che nel settore priva¬to hanno prodotto risultati migliori rispetto agli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, finalità tutte perseguite dall'art. 97 della Costituzio¬ne. Purtuttavia l’A. sottolinea come tutto ciò può essere valutato positivamente a patto che il legislatore, a qualsiasi livello, non si dimentichi che il dipendente pubblico, o il pubblico impiegato per utilizzare la terminologia dell’art. 98 della Costituzione, è portato¬re di interessi e valori che sono sovraindividuali e non privatistici. L’A. conclude evidenziando che è auspicabile un processo ulteriore di completamento del percorso di privatizzazione che non deve, però, trascurare i principi costituzionali di riferimen¬to, innanzi evidenziati, e non deve dimenticare che i risul¬tati si raggiungono anche attraverso quella che deve essere, soprattutto, una rivoluzione culturale di approccio al lavoro.
COSTITUZIONE E PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE DEL LAVORO PUBBLICO: IL COMPARTO DELLA SANITA’
LAGROTTA, Ignazio
2009-01-01
Abstract
L’A. parte dall’analisi della disciplina relativa ai dipendenti del Comparto nel settore della Sanità come occasione per poter analizzare un tema di particolare importanza anche (e soprattutto) alla luce del processo di privatizzazione che ha caratterizzato la riforma del pubblico impiego. La riflessione mette in evidenza le luci ed ombre del processo di privatizzazione del pubblico impiego pur non sminuendo la portata innovativa dell’introduzione, nel settore pubblico, di quelle regole, che nel settore priva¬to hanno prodotto risultati migliori rispetto agli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, finalità tutte perseguite dall'art. 97 della Costituzio¬ne. Purtuttavia l’A. sottolinea come tutto ciò può essere valutato positivamente a patto che il legislatore, a qualsiasi livello, non si dimentichi che il dipendente pubblico, o il pubblico impiegato per utilizzare la terminologia dell’art. 98 della Costituzione, è portato¬re di interessi e valori che sono sovraindividuali e non privatistici. L’A. conclude evidenziando che è auspicabile un processo ulteriore di completamento del percorso di privatizzazione che non deve, però, trascurare i principi costituzionali di riferimen¬to, innanzi evidenziati, e non deve dimenticare che i risul¬tati si raggiungono anche attraverso quella che deve essere, soprattutto, una rivoluzione culturale di approccio al lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.