Partendo dal dibattito sulla lingua della diaspora afroamericana a lungo ritenuta come un inglese pieno di errori la cui etichetta “cultural deficiency” assegnava ai suoi parlanti il ruolo di individui socialmente e linguisticamente inferiori, questo volume focalizzerà inizialmente due aspetti centrali della questione: la ricostruzione necessaria delle origini e del contesto in cui nasce il Black language come strumento basilare di una specifica realtà sociale; dall’altro, l’individuazione di quelle peculiarità (fonetiche, morfo-sintattiche e lessicali) che non attestano solo la complessità del suo status linguistico e la sua diversità rispetto all’inglese standard, ma rappresentano tutta la sua forza. In particolare, attivando connessioni tra la storia della diaspora afroamericana e delle più attuali migrazioni trans-mediterranee verso l’Italia, la riflessione teorica proposta pone il focus sulla formazione di nuove geolocalità e nuove identità linguistiche emerse alla luce delle molteplici contaminazioni di flussi culturali globali. Dal punto di vista strettamente linguistico, un risultato esemplificativo di questo processo di contatto e contaminazione è il Black English utilizzato in Italia da alcuni figli delle seconde generazioni come pidgin adattato ai fini comunicativi al di là di confini linguistici, nazionali e geografici. Nello specifico, oggetto di questa ricerca sarà il rap dell’artista afro-italiana Karima 2G le cui performance e narrazioni ci aiuteranno a ripercorrere la storia linguistica e culturale della linea del colore in Italia attraverso la sua storia di liberiana-italiana di seconda generazione che rappa e gioca con il Black English offrendo una visione transatlantica delle tracce della diaspora africana.
Black Englishes. Pratiche linguistiche transfrontaliere Italia-USA
TARONNA, ANNARITA
2016-01-01
Abstract
Partendo dal dibattito sulla lingua della diaspora afroamericana a lungo ritenuta come un inglese pieno di errori la cui etichetta “cultural deficiency” assegnava ai suoi parlanti il ruolo di individui socialmente e linguisticamente inferiori, questo volume focalizzerà inizialmente due aspetti centrali della questione: la ricostruzione necessaria delle origini e del contesto in cui nasce il Black language come strumento basilare di una specifica realtà sociale; dall’altro, l’individuazione di quelle peculiarità (fonetiche, morfo-sintattiche e lessicali) che non attestano solo la complessità del suo status linguistico e la sua diversità rispetto all’inglese standard, ma rappresentano tutta la sua forza. In particolare, attivando connessioni tra la storia della diaspora afroamericana e delle più attuali migrazioni trans-mediterranee verso l’Italia, la riflessione teorica proposta pone il focus sulla formazione di nuove geolocalità e nuove identità linguistiche emerse alla luce delle molteplici contaminazioni di flussi culturali globali. Dal punto di vista strettamente linguistico, un risultato esemplificativo di questo processo di contatto e contaminazione è il Black English utilizzato in Italia da alcuni figli delle seconde generazioni come pidgin adattato ai fini comunicativi al di là di confini linguistici, nazionali e geografici. Nello specifico, oggetto di questa ricerca sarà il rap dell’artista afro-italiana Karima 2G le cui performance e narrazioni ci aiuteranno a ripercorrere la storia linguistica e culturale della linea del colore in Italia attraverso la sua storia di liberiana-italiana di seconda generazione che rappa e gioca con il Black English offrendo una visione transatlantica delle tracce della diaspora africana.File | Dimensione | Formato | |
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