Through the appropriation of critical tool of the "end", the writers of today questioning the limits of art, calling into question the traditional mimesis. Why try and evoke the space-limitation in continuous transformation of a text? What remains of the mechanisms of open frame work? Exploring the notions of visibility and linearity around the "dernière ligne", this study analyzes the forms of '"unlimited" of Extreme contemporain and focuses on the nodes of the "fractalisation of writing" in the name of the effects of simultaneity and depth.

Attraverso l’appropriazione dello strumento critico della «fine», gli scrittori di oggi interrogano i limiti dell’arte, rimettendo in discussione la mimesis tradizionale. Perché cercare ed evocare gli spazi-limite di un testo in continua trasformazione? Cosa resta dei meccanismi di cornice in un’opera aperta? Approfondendo le nozioni problematiche di visibilità e di linearità intorno alla «dernière ligne», questo studio analizza le forme d’«illimitazione» dell’extrême contemporain e mette a fuoco i nodi della «frattalizzazione della scrittura» in nome degli effetti della simultaneità e della profondità.

Vers la dernière ligne

TERMITE, MARINELLA
2006-01-01

Abstract

Through the appropriation of critical tool of the "end", the writers of today questioning the limits of art, calling into question the traditional mimesis. Why try and evoke the space-limitation in continuous transformation of a text? What remains of the mechanisms of open frame work? Exploring the notions of visibility and linearity around the "dernière ligne", this study analyzes the forms of '"unlimited" of Extreme contemporain and focuses on the nodes of the "fractalisation of writing" in the name of the effects of simultaneity and depth.
2006
88-7581-040-0
Attraverso l’appropriazione dello strumento critico della «fine», gli scrittori di oggi interrogano i limiti dell’arte, rimettendo in discussione la mimesis tradizionale. Perché cercare ed evocare gli spazi-limite di un testo in continua trasformazione? Cosa resta dei meccanismi di cornice in un’opera aperta? Approfondendo le nozioni problematiche di visibilità e di linearità intorno alla «dernière ligne», questo studio analizza le forme d’«illimitazione» dell’extrême contemporain e mette a fuoco i nodi della «frattalizzazione della scrittura» in nome degli effetti della simultaneità e della profondità.
À travers l’appropriation de l’outil critique de la «fin », les écrivains d’aujourd’hui interrogent les limites de l’art en remettant en question la mimésis traditionnelle. Pourquoi chercher et évoquer les espaces liminaires d’un texte en continuelle transformation? Que reste-t-il des mécanismes d’encadrement dans une œuvre ouverte? En creusant les notions problématiques de visibilité et de linéarité autour de la dernière ligne, cette étude analyse les formes d’«illimitation» de l’extrême contemporain et met en place les enjeux de la «fractalisation de l’écriture» au nom des effets de la simultanéité et de la profondeur.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/17536
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